giovedì 12 novembre 2009

COSI' SI MUORE AD ALBA ADRIATICA...

TERAMO - Rimane difficile comprendere una morte simile, ucciso selvaggiamente a pugni senza un motivo plausibile, sempre che ce ne sia uno a giustificare una morte. E' successo ad Alba Adriatica (Te) ieri notte, ed a lasciare la vita in mezzo alla strada è stato questa volta Emanuele Fadani, (foto) 37 anni, sposato e padre di una bambina di 3. Il "momento giusto nel luogo sbagliato" è stato il marciapiede di un bar, dove alle ore 2,30 della notte, la vittima si era recata per incontrarsi con un collaboratore. Con lui infatti, doveva recarsi ad Imola per ritirare alcuni macchinari inerenti al suo lavoro. Uscendo, l'incontro con il destino. Tre zingari, alticci e su di giri, lo attaccano prima a parole passando subito ai fatti. Tre belve che armati di tirapugni lo pestano senza pietà, massacrandolo e lasciandolo a terra in una pozza di sangue. Poco può anche l'amico, subito intervenuto e pure lui pestato, e meno ancora la gente che esce dal pub richiamata dalle urla, poiché alla vista dei nuovi arrivati, i tre zingari assassini fuggono velocemente. Emanuele Fadani muore poco dopo a bordo dell'ambulanza, che a sirene spiegate corre verso l'ospedale di Giulianova. Secondo omicidio per mano di zingari nella zona. Era il 9 agosto di quest'anno infatti, quando a morire di botte fu allora Antonio De Meo, 23 anni di Villa Rosa, paese confinante con Alba Adriatica. Due degli assassini di Emanuele Fadani, Danilo Levakovich e Sante Spinelli, entrambi 22enni, sono già stati assicurati alla giustizia, mentre il terzo, Elvis Levocovich, cugino di Danilo, per il momento non è stato agguantato, anche se la polizia lo sta braccando. Che la furia omicida faccia parte di questo gruppetto di zingari, è il fatto che uno dei due arrestati è lo zio di un altro delinquente accusato dell'assassinio di De Meo, un appunto in più che ha a scatenato la rabbia della gente del paese. C'è aria di resa dei conti oggi ad Alba Adriatica, e le scritte che si vedono in giro lo fanno intuire: "Adesso Basta!" e "Il prossimo sarai tu!". Emanuele e Antonio, ultimi due assassinati in nome di quest'assurda e forzata integrazione...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E lo Stato che cosa fa'? Certo con
il Vaticano che giudica questi
criminali, poverini anime del Signore, ma perche' non se li prendono loro invece di romperci i coglioni a noi con tuutte queste Stronzate. E' l'ora di finirla
ma facciamo per davvero una rivoluzione e leviamoli tutti dalle palle.

Anonimo ha detto...

Ancora notizie da rabbrividire,io onestamente mi vergogno delle volte di essere Italiano,nonostante ami la mi Patria,non condivido per niente
tutto cio'.Ma perche' non fanno un
bel rimpatriamento generale,e alla
prossima che li becchi in galera a
vita,cosi'capirebbero che in Italia non si scherza.Ognuno dovrebbe stare nella propria Patria,invece di disseminare tutta questa spazzatura.