sabato 13 dicembre 2008

I LADRI NEL 'TEMPIO'...

ROMA - Fa quasi ridere -se non piangere!- sapere che un ladro si aggira indisturbato per Montecitorio, colpendo impunemente qua e là come avviene in un qualsiasi mercatino rionale all'aperto. Si ruba nel Transatlantico, nelle toelette, nelle sale Commissioni, nei corridoi e persino negli uffici postali interni. Ultima vittima di queste scorribande ladresche è stato il ministro per l'attuazione del programma Gianfranco Rotondi, 'alleggerito' di cappotto e borsa con tanto di chiavi "delle case" di sua proprietà. Un 'andazzo' comunque niente male, se pensiamo che solo nel 2008, i furti denunciati dentro al Parlamento sono stati 28, senza contare quelli non giunti sui verbali di polizia. Il furto -forse- più costoso è senz'altro quello subito dall'ex onorevole Elisa Pozza Tasca, derubata della sua pelliccia di visone "del valore di 6000 euro", come la donna ha denunciato all'Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Camera dei Deputati. Tutto sommato però, furti subiti con una certa... allegria, visto che il derubato non dovrà sperare in un impossibile ritrovamento dell'oggetto, poiché basta certificare su fiducia -dopo la denuncia- il valore del bene sottratto che "oplà", viene immediatamente risarcito 'in totos' e senza ulteriori intralci, in soldoni contanti. Il ripetersi di questi furti "impuniti" mi riporta a molti anni fa, quando ad Aosta -la mia città-, avvenivano quotidiani furti su auto ai danni di turisti stranieri. Un numero spropositato di casi e guarda un po, solo a svizzeri e francesi, mai che sò, a quelli di Abbiategrasso e Roccariparbella. Carabinieri e polizia dopo un po' però giunsero alla soluzione dei casi. A rubare sulle auto erano i proprietari stessi i quali, dopo regolare denuncia alle forze dell'ordine, se ne ritornavano a casa presentando il conto alle proprie assicurazioni, le quali, con la denuncia in mano, rimborsavano senza batter ciglio i falsi derubati. "Pensar male è peccato, anche se però ci avvicina alla verità" diceva un sempre pimpante Andreotti, perché se così non fosse, tanto vale affermare allora che "rubano anche a casa loro"... (Gericus)

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