lunedì 19 giugno 2006

IL TURISMO E NOI...(1952)

Abiteranno in mezzo a noi, sosteranno sulle nostre piazzole, nei nostri borghi a confabulare tra di loro. Per alcuni mesi saranno loro a dare il tono alla nostra vita. Che atteggiamento dobbiamo assumere nei loro confronti? Ostilità? Diffidenza? Ammirazione o sfruttamento? Vediamo: chi sono i villeggianti? Non sono gente da sfruttare. E' antipatico il sistema di chi non arrossisce aumentando i prezzi degli alloggi, dei viveri, delle uova e della legna pur di fare quattrini. I villeggianti vengono a respirare l'aria fresca dei nostri monti, ci lasceranno forse un beneficio materiale, ma non è necessario per questo mostrarsi esosi, piccini. Occorre dunque dare l'impressione di essere gente onesta e intelligente. I turisti vestiti bene, senza mani callose, ricordatevi che non sono gente da invidiare. Amate quindi i vostri monti, la vostra austerità. Il vostro pane nero e i vostri sabots che tengono i piedi caldi anche nel rigore dell'inverno. E infine amate la vostra povertà, quella che ha fatto felici i vostri nonni, quella che li ha fatti virtuosi.(Corriere della Valle)

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