venerdì 9 giugno 2006

E VI DICHIARO, "MARITO E MARITO".

PACS, acronimo di Patti Civili di Solidarietà.
In parole più chiare, il matrimonio - o l'unione - di due persone dello stesso sesso.
Gianfranco, in arte Silvana, a lui del matrimonio non gli interessava un fico secco. Andò uomo a Casablanca nei primi anni '70 e ritornò a casa donna. Fu duro per lui mettere da parte i soldi per l'operazione ma con gioia un giorno lo comunicò a tutti i suoi amici: «Vado, mi opero e torno».
Al suo rientro organizzò una grande festa al "Regiskaya", primo locale in Italia dove i gay potevano esserlo perché a nessuno "fregava" niente. Gianfranco "Silvana" così, in privè, volle mostrare agli increduli amici la sua "femminilità", ovvero quel meticoloso lavoro attuato dai medici per darle ciò che la natura aveva negato. "Silvana" diventò così la "regina" delle notti in discoteca, femminile in tutto eccetto in quelle mani un po' troppo grandi e quel pomo d'Adamo un po' troppo sporgente. «Non si può avere tutto» diceva con voce suadente.
Ti sposerai ora? gli chiesero gli amici più... carogna.
La sua risposta fu anticipata da una fragorosa risata: «Mi viene già da ridere al pensiero di sentire un sindaco che a fine della cerimonia dice "E così vi dichiaro marito e marito"».
La sapeva lunga il buon Gianfranco "Silvana"...

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