martedì 25 aprile 2006

GIOVENTU' BRUCIATA...(1942)

Si nota nei bar o nelle pasticcerie all'ora dell'aperitivo, ragazzine talvolta non ancora diciottenni le quali, non paghe della libertà malamente accordata dalle loro troppo deboli madri, si compiacciono di esebirsi in pose che, a parte ogni altra considerazione, stonano fortemente con il clima duro che stiamo vivendo. Le vediamo che gesticolano sulla soglia dei suddetti locali pubblici, affrettando con la sigaretta fra le labbra un emancipzione di genere alquanto dubbio. Le loro mamme, se non hanno ancora del tutto perso il prestigio, faranno bene a persuaderle a non mettersi tanto in vista, di non ostentare pose e soprattutto di non fumare in pubblico, che non sta bene per le donne in generale e per le ragazzine in particolare. E' ora di smettere di giocare all'equivoco della modernità. La modernità non consiste nell'usare un frasario da caporale degli zuavi o dell'umorismo di bassa lega o nello sbuffare fumo sul naso a chi passa dalla soglia dei locali pubblici. E plaudiremo le autorità se con lo stesso tempismo già usato contro le donne in pantaloni, impartiranno direttive per richiamare in genere la gioventù di ambo i sessi alle buon regole del contegno pubblico e per far, nella specie, applicare rigorosamente il divieto di vendere tabacchi ai minorenni. Maschi o femmine che siano.
(La Provincia d'Aosta)

2 commenti:

Anonimo ha detto...
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Gericus ha detto...
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