domenica 15 gennaio 2012

Titanic, Concordia: capitani coraggiosi...

"Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te la stanno perdendo, tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e a quel punto -quel che più conta- tu sarai un uomo". Lo scriveva Rudyard Kipling a suo figlio nel lontano 1865. Altre epoche, altri uomini, altri ideali. Aveva solo 15 anni Edward John Smith, (foto) colui che 47anni dopo e all'età di 62 sarebbe stato al comando del più grande bastimento dell'epoca, il Titanic. Il 14 aprile del 1912, l'appuntamento con la storia che gli offriva due sole possibilità: dignità o infamia. Quell'iceberg contro la fiancata destra della nave infatti fu il momento decisivo della sua vita, e dal momento che Smith apparteneva all'epoca degli uomini dai grandi ideali -come scriveva Kipling-, la scelta venne spontanea. Con il suo Titanic ormai condannato, ordinò all'orchestra di bordo di suonare lo struggente "Nearer, my God, to Thee" (Più vicino a Te, mio Signore), un canto sacro molto conosciuto allora nel mondo anglosassone, e mentre il panico esplodeva a bordo tra i passeggeri, rivolgendosi al suo equipaggio disse loro "Siate inglesi ragazzi, siate inglesi", per infondere e confermare coraggio e dignità nel prestare aiuto ai passeggeri. Quando le gelide acque dell'Atlantico ormai lambivano il ponte del Titanic, ordinò all'orchestra di mettersi in salvo, di abbandonare la nave, poi lo videro sparire dentro la plancia comando. La legge della marineria all'epoca voleva che il comandante seguisse il destino della sua nave, e così, senza pensare a mettersi in salvo, cosa legittima che avrebbe potuto fare poiché ultimo rimasto, lo videro sparire tra i flutti con il Titanic, e il suo corpo non fu mai più ritrovato. Altri uomini, altre epoche, altri onori, altre dignità. A cento anni di distanza, il comandante Edward John Smith è tuttora il simbolo indiscusso del grande uomo di mare, e nel Regno Unito, in suo onore, una statua è stata eretta nel parco di Beacon (Lichfield)). Altri uomini, altri capitani...

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