sabato 14 gennaio 2012
Costa Concordia, spettro del Titanic
Solo 3 mesi e un giorno separa il naufragio del Titanic (14 aprile 1912) da quello della Costa Concordia (13 gennaio 2012), e come possiamo vedere, a distanza di 100 anni precisi da quella notte. La storia è un ciclo che si ripete, anche se questa volta non c'è un comandante Smith in vena di record da battere, bensì il comandante Franco Schettino che struscia una roccia sommersa davanti all'isola del Giglio adducendo che "quella roccia sommersa non era segnata sulle carte nautiche", senza spiegare però per quale motivo la sua nave - 114.500 tonnellate; lunghezza 290 metri; 13 ponti; 3.800 passeggeri; 1100 uomini d'equipaggio; anno di costruzione 2006; costo 565 milioni di dollari- si trovasse a navigare nella notte a poche centinaia di metri dall'isola. Il tutto è avvenuto alle ore 21,45 circa di venerdì 13 gennaio -e poi non dire che il venerdì con l'aggiunta del 13 non porta iella!- quando i vacanzieri erano a cena, quindi abiti da sera, musica in sottofondo e camerieri indaffarati. E' un attimo, ed anche qui come sul Titanic che urta l'iceberg, uno sferragliare di lamiere che strappano le rocce sottostanti poco sotto la linea di galleggiamento provocando uno squarcio nella carena di 70 metri, un brusco contraccolpo che fa cadere piatti e passeggeri e poi la luce che si spegne. Anche le urla sono uguali a quelle del Titanic, ed anche il marasma che segue è identico. Non va giù di prua il Costa Concordia né tanto meno si spezza in due, ma si adagia velocemente prima a sinistra e poi, definitivamente a destra, inclinandosi di 50 gradi. Una signora superstite afferma che poche ore prima del disastro, parlando con degli amici di viaggio e meravigliata dalla possente struttura della nave, aveva sostenuto che "questa nave è inaffondabile", chissà, forse per scaramanzia o piuttosto per scacciare le paure degli abissi, ritrovandosi un paio d'ore dopo proprio nelle vesti di naufraga, proprio come era successo ai passeggeri di un altro bastimento ritenuto "inaffondabile", il Titanic. T re per ora sono i morti accertati e 43 i dispersi, anche se tra i 67 feriti, due sono in gravi condizioni. 1912 e 2012, il secolo che riporta lo spettro del Titanic, di quel bastimento che sul ponte portava una targa con su scritto "Neppure Iddio mi può affondare" ma che invece bastò lo spuntone di un iceberg per farlo inabissare, trainandosi dietro la vita di 1.523 passeggeri. Segni premonitori da non sottovalutare, come quella bottiglia di champagne che per tre volte non si volle infrangere contro la prua del Costa Concordia (foto) nel momento del varo...
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