venerdì 20 gennaio 2012
Salga a bordo, cazzo!
Da naufraghi a ospiti televisivi. Il passo è stato breve, solo una manciata di giorni, il tempo di asciugarsi dall'acqua di mare e via, verso la notorietà. E allora eccoli lì a imperversare nei salotti televisivi del pomeriggio, della sera e anche del primo mattino, lì con i ricordi e le angosce -a quanto pare quest'ultime presto dimenticate- da raccontare a Vespa, (foto) alla Vernier o a Vinci, ma non a Salvo Sottile, poiché lì si parla solo di omicidi da risolvere. "Ero in sala ristorante" dice uno, mentre l'altro ricorda che "ero al teatro". C'è chi "ero in cabina a mettermi l'abito da sera per la festa che si sarebbe tenuta poco dopo" e c'è chi "ero al bar a sorseggiare un aperitivo prima della cena". Scampoli di vita, con l'aggiunta di un particolare ricorrente: "Ad un certo momento abbiamo sentito un contraccolpo e tutto è volato per terra". La televisione ha trovato un altro filone da spremere rivolgendosi ai "reduci del Concordia", e chissà ancora per quanto andrà avanti così. Ce ne era bisogno, dato che Sara, Yara e Melania davano segni di stanca in quanto a consensi televisivi, quindi lo scoglio dell'isola del Giglio ha risolto il problema auditel. La guerra ora è per l'accaparramento dei personaggi maggiori di tutta questa storia, dal comandante Francesco Schettino -si parla di cifre da capogiro per averlo in studio- al comandante della Capitaneria di Porto di Livorno Gregorio De Falco, quello del "Salga a bordo, cazzo!" Ma si corteggia anche la moldava Domnica Cemortan -e non è detto che non arrivi!- che era in plancia nel momento del disastro e ancora tentativi -ma solo per quando sarà uscito dall'ospedale- per avere Manrico Giampietroni, il commissario di bordo che ha fatto solo il suo dovere, cioè, quello di salvare i passeggeri ma si sa, in un Paese come il nostro chi fa il proprio dovere "è un eroe". "The show must go on" dunque, perché l'Italia è questa...
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