lunedì 1 marzo 2010

Welcome to Fucking!

Nel Nord dell'Austria un lindo paese senza nessuna storia alle spalle sta diventando un centro turistico di primo piano a livello mondiale. La sua fortuna non è dovuta però a siti archeologici di un certo valore, a località turistiche invernali e neppure alle sue spiagge, poiché qui il mare più vicino è a centinaia di chilometri. Il tutto lo si deve al suo nome: Fucking. Per chi mastica un po' di "slang inglese" avrà già capito l'antifona, mentre per chi invece ne è a digiuno, diciamo che quella parola significa il nostro "far l'amore" detto però nella maniera più triviale, diventando inoltre un aggettivo dispregiativo unito al nome che lo segue. E grazie a questo, una volta scoperto all'estero -soprattutto nei Paesi anglofoni- è iniziato il pellegrinaggio turistico per vedere questa "Fucking city", (città del caz...), conoscere i suoi "Fucking abitanti" (abitanti del caz...) e una volta tornati a casa, raccontare agli amici che siamo stati in quel "Fucking posto" (posto del caz...). Ma se la cosa può sembrare buffa, per gli abitanti del luogo non lo è affatto, "perché quel Fucking che a voi fa tanto sorridere -dicono- per noi è solo una parola, il nome della nostra città". Ed anche il sindaco, Siegfried Hoeppel comincia a essere stufo di veder sparire il cartello con su scritto il nome all'ingresso del paese, tanto da proporre al Consiglio comunale di piazzare delle telecamere per scoraggiare i turisti che se lo portano a casa come souvenir. Ma come se questo non bastasse, alcuni abitanti nelle vicinanze del cartello hanno denunciato alla polizia che da un po' di tempo a questa parte -soprattutto giovani- hanno preso l'abitudine di farsi fotografare sotto il cartello con il pene all'aria tra una risata e l'altra degli amici di viaggio, quando non sono coppie a compiere veri e propri atti sessuali. E pensare che in tedesco, quel "Fucking" deriva senza volere, dal nome di colui che fondò il paese nel 1600, tale Foko, giunto a noi nel corso dei secoli con quel sottinteso che tanto interessa gli anglofoni. Ma se tutto questo può essere un malaugurato caso di doppio senso non voluto, anche gli amministratori ci mettono del loro per complicarsi la vita, se pensiamo che all'ingresso del paese e proprio sotto la dicitura "Fucking" hanno aggiunto -invitando gli automobilisti a tenere una velocità moderata- un cartellone raffigurante due bambini con su scritto: "Bitte: nicht so schnell!", ovvero "Per favore, non così veloci". Eh no, a questo punto la frittata è fatta...
(foto: cartello all'ingresso del paese)

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