venerdì 26 marzo 2010

In rotta verso l'abisso...

Italia, un Titanic in viaggio verso l'abisso. La sicura baia di Southampton è ormai lasciata da un pezzo e l'immensità dell'Atlantico non spaventa più di tanto. Nel momento, anche se la 'navigazione' procede tra onde sempre più minacciose, nessuno sembra farci caso eppoi, cosa vuoi che sia, all'orizzonte il cielo e blu, e come recita una pubblicità della società di navigazione, una nave come questa "Neppure Iddio la può affondare". Eppure, al di là dell'apparenza, la rotta di collisione è iniziata e nessuno se ne rende conto, tanto che a bordo di questa "Italia-Titanic", comandante e ufficiali, crogiolandosi nelle loro belle uniformi, si ingozzano sicuri tra un cocktail party e una cena di "Welcome on board". C'è infatti un ufficiale di coperta che incurante dei marosi pensa alle prossime elezioni e annuncia "ci prenderemo Milano", il primo macchinista che nonostante sinistri scricchiolii denuncia che "il premier-comandante è un leader dimezzato e si vede che è confuso", c'è poi il marconista in pensione che se la ride spifferando "voterò quel partito perché il leader è gay", e c'è anche l'organizzatore di eventi a bordo che denuncia la "violazione della libertà di espressione". E intanto la corsa verso l'iceberg va avanti, tra un "aragosta alla catalana" e champagne d'annata, un "ananas al flambè" e un digestivo di uve secche di "Cherbourg". Tra la ciurma nel frattempo serpeggia un po' di sgomento -ma solo un poco, perché la festa della sera sarà allietata dagli ospiti del Grande Fratello-...- perché sul giornale di bordo del "Titanic-Italia" si parla di un epidemia mondiale di preti pedofili, di tutori dell'Ordine che saltano la barricata e diventano delinquenti, di pericolosi mafiosi messi fuori di galera per errori della magistratura e di primari e politici arrestati per tangenti. Può bastare tutto questo per capire che stiamo andando verso l'iceberg? Ma cosa vai a pensare all'iceberg! Non vedi come tutto procede tranquillo? Il "Titanic-Italia" dà sicurezza e la vita di bordo è piacevole, con l'orchestrina che nel pomeriggio invita alle danze e con il comandante Smith, lunga barba bianca, talmente rassicurante che quello che si legge sembra così impossibile, così lontano... Qualche sinistro scricchiolio però si è già sentito qua e là per la nave, e qualcuno ha pure annunciato il pericolo di iceberg... il solito disfattista... No, siamo in una botte di ferro... e poi, lo dice anche il giornale che oggi la vita va sempre meglio, tanto che "vivremo oltre 100 anni" e lo dicono gli scienziati, mica quei quattro imbonitori televisivi... Rumori di bicchieri nel classico "cin cin", risate sparse, sguardi ammiccanti di signore ingioiellate e odore dolce di sigaro cubano, poi Wallace Hartley, capo orchestra della band di bordo che dà il via alle note di "Nearer, my God to Thee", e l'improvviso e noioso suono di una campana. E' Frederick Fleet, che la suona rabbiosamente proprio in quel momento in cima alla coffa mentre urla "Iceberg right haead!"... E' solo una questione di un paio d'ore per raggiungere l'abisso...

Nessun commento: