lunedì 1 febbraio 2010

Sangue per una sigaretta negata

TORINO - Lo hanno scannato come un agnello, lì, nel prato sotto casa: "Mi dai una sigaretta"? Alla risposta negativa "Non ne ho", non c'hanno pensato due volte. Una lama tagliente che sbuca da una tasca e zac, un colpo secco alla gola, sangue che schizza dappertutto e la vita che vola via, senza un motivo, senza un perché. E' morto così George Munteanu,15 anni, uno studente romeno in Italia con la famiglia dal 1996. Se ne stava andando di passo svelto alla festa dell'oratorio della chiesa di Nostra Signora della Salute, quando due delinquenti -e non chiamiamoli bulli, perché quelli sono una altra cosa-, due fratelli romeni, lo hanno incrociato. George sapeva chi erano quei due soggetti, perché questi da tempo spadroneggiavano nel quartiere a suon di botte e coltelli, appoggiati in questo ruolo di piccoli boss da una banda di altri minorenni sciagurati. Già un marocchino, tempo addietro aveva assaggiato sul suo corpo i loro fendenti, tanto da dove ricorrere alle cure dei sanitari e nonostante questo, nessuno era intervenuto per paura di ritorsioni. Ora, dicono che i due delinquenti abbiano le ore contate, anche se in molti sperano di arrivarci prima per farsi giustizia con le proprie mani. Tutto questo avviene in un quartiere della periferia Nord di Torino, un accozzaglia di lingue e volti disperati in cerca di un domani e dove in molti casi, per far prima, vige la legge del più forte e non quella del rispetto. Anche questa è l'Italia del degrado nell'Anno Domini 2010...

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