mercoledì 2 dicembre 2009

IL RICATTO? "YES WE CAN"... MA NIENTE SOLDI

Una certezza e una considerazione. La prima: il ricatto non paga, e la seconda, che schifo di società la nostra. Quest'ultima constatazione viene a traino dei recenti fatti e anche di quelli successi poco prima. E si parte dunque dalle "paparazzate", foto compromettenti fatte ad "arte" da pseudo-professionisti a personaggi noti sia del mondo dello sport che di quello politico. Qualcosa, qualche foto un po'... così e così magari sarà anche stata pagata, ma briciole. Quando si è cercato invece di fare un salto di qualità puntando sulle debolezze di Lapo Elkan -coinvolgendo addirittura la Fiat-, il gioco è miseramente fallito. Anche per Silvio Sircana, beccato in fallo -parola forse meno indicata visto il tema trattato...- mentre conversa con un trans, niente soldi pagati, quindi pubblicazione e gogna per l'uomo politico. Il caso cui vede coinvolto l'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo invece è ancora più inquietante, -come inquietante è pure il sito web della Regione, dove sopra la sua foto c'è la scritta "In un altro modo"...-. Il ricatto tramite video parte non da un paparazzo, bensì da quattro carabinieri, schegge impazzite dunque di un istituzione seria come l'Arma. Anche loro, allo stesso livello di un qualsiasi criminale, soldi subito -e tanti- per celare le debolezze dell'uomo politico che va a trans. A quanto pare il ricatto -già la parola è infame- tiene banco, e nonostante in diverse occasioni si abbia constatato che sono più i rischi che non il guadagno, arriva oggigiorno quello più ridicolo, perpetrato ai danni di una "leonessa" come Alessandra Mussolini, beccata -si dice- addirittura in una "performance" a luci rosse con il deputato europeo Roberto Fiore. "Non so nemmeno se devo ridere o incazzarmi" ha detto la Mussolini, aggiungendo poi battagliera: "e fatecelo vedere questo video se esiste!" L'autore di questo presunto filmino "hot" -che si dice metterebbe in dubbio anche le capacità amatorie di un Rocco Siffredi- sarebbe stato individuato già. Si tratterebbe di un fotografo di Frosinone, tale A. C., il quale avrebbe inviato la richiesta di 1 milione di euro a Palazzo Chigi, pena, la diffusione del video. Questo dunque è "il presente" della società italiana oggi alla luce del terzo Millennio. C'è da vergognarci come ladri, e una domanda è logica: ma è proprio così marcia la nostra società?

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