sabato 5 dicembre 2009

DUE ORCHE NELL'ASILO DI PISTOIA

PISTOIA - La campagna toscana continua a partorire mostri. Questa volta non si tratta di "compagni di merende" ma di due donne, Anna Laura Scuderi, (sinistra nella foto) 41 anni, e Elena Pace (a destra)di 28. Due "orche" travestite da maestre d'asilo. Erano loro due che gestivano infatti la struttura "Cip Ciop" di Pistoia ed è a loro due che venivano dunque affidati con fiducia i bambini la cui età poteva variare da uno ai cinque anni. L'asilo, da sempre una struttura di "primo approccio alla vita sociale", con tante coccole, giochi e dolcezze. Lì, proprio tra quelle mura colorate invece, si è scoperto un vero lager. Se all'inizio si pensava che certe slogature al braccio fossero dovute a giochi maldestri tra piccoli, così come quelle paure mai manifestate in precedenza fossero solo bizze del momento, ben presto l'allarme è passato da genitore in genitore, creando un vero e proprio sgomento. Cosa succede al "Cip e Ciop"? Timori confidati alla polizia, la quale è subito passata all'attacco piazzando segretamente alcune telecamere all'interno della struttura. I risultati sono presto arrivati, e sono quelli che non avresti mai voluto vedere: schiaffoni sulla nuca ad un piccolo nell'ora della pappa, forzatura di cibo in bocca ad un altro bambino che rifiuta di mangiare, violenza su di un altro che cade nel suo vomito e lunghe punizioni nel buio più totale di una stanza per i bambini più vivaci. Per la polizia quell'orrore è stato sufficiente e soprattutto, non c'era tempo da perdere, quindi il veloce intervento e l'immediato arresto per entrambe con l'accusa di "maltrattamento su minori". Le "orche" ora piangono e si pentono dei lori misfatti, adducendo svariati motivi, primo dei quali lo stress: "Sono sola e non ce la facevo più" dice la direttrice Anna Laura Scuderi, mentre la compare Elena Pesce, inserviente, si è chiusa nel più assoluto silenzio. Bambini segnati per sempre, traumatizzati nell'età più fragile per la loro formazione futura. Nel carcere di Sollicciano a Firenze dove le due "orche" sono state rinchiuse, le guardie le hanno isolate dalle altre detenute a causa di minacce pervenute nei loro confronti. Ma come è possibile che due soggetti simili abbiano potuto essere inseriti in una struttura rivolta ai bambini di piccola età? Prima di dare il permesso ad esercitare in asilo, perché non è stato chiesto loro il motivo di non aver figli entrambe? Forse perché non li volevano? Lavoro da psicologi o psichiatri, argomentazioni che non interessano affatto i genitori dei bambini: "Datele a noi che le sistemiamo ben bene". E vaglielo a dire che così non si fa...

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