martedì 8 settembre 2009

MIKE BONGIORNO 1924-2009

Diavolo di un Mike Bongiorno! (foto) Un tiro del genere non dovevi proprio farcelo, cioè di andartene così, improvvisamente senza un tuo "Allegria!" col quale normalmente chiudevi i tuoi programmi, quasi un consiglio agli italiani di "vivere positivo", dato i tempi che correvano fin dalle tue prime apparizioni televisive. Ti ho conosciuto in bianco e nero sul grosso televisore -forse uno dei primi-, che sistemarono al "Bar Gino" in via Bengasi, proprio sotto casa mia a Livorno. Era il 1955, e sull'insegna, per dare risalto alla novità "catodica", c'era scritto "biliardo e saletta tv", come a dimostrare il salto di qualità fatto con quello strano "aggeggio". Io, appena bambino, con una gazzosa in mano mi sedevo a guardare "Lascia o Raddoppia?" che ogni sabato andava in onda alle ore 21 e mi ricordo che mi divertivo a sentire quel tuo accento un po'... particolare, dato che eri nato e cresciuto a New York, per sbarcare poi in Italia negli anni bui. Diavolo di un Mike! E le gaffe? Chi saprà coniarle belle e naturali come solo tu sapevi fare? Per un po' la gente ha pensato che tu fossi un po'... svampitello, poi ha capito che volpone eri, di che pasta eri, e immemorabile è la battuta "in diretta" che tu riservasti ad una tua concorrente, tale Giuliana Longari in un lontano 1970. Quella volta conducevi un altro tuo successo televisivo, ovvero quel "Rischiatutto" che alle ore 21,15 di giovedì, giorno di messa in onda, anche i cinema dovevano fermarsi a causa di mancanza di spettatori, dato che tutti erano lì davanti alla Tv a seguire il tuo programma. Ad una domanda di carattere ornitologico, - c'è chi dice invece una domanda di pittura su Paolo Uccello- la brava e bella concorrente diede una risposta sbagliata, e il tuo commento immediato fu: "Ahi ahi ahi signora Longari, mi è caduta sull'uccello!" Gli anni certo sono volati via velocemente, ma devo dire che il tuo acume è sempre stato vispo, come quella volta quando Luca Barbareschi, a tua insaputa, fece irruzione, truccato e travestito da concorrente nella tua "Ruota della Fortuna". Una volta scoperto la gamola, lo cacciaste via come un ladro mentre lui ti diceva struccandosi "Sono Luca Barbareschi", e tu, inviperito come non mai rispondevi "Ma chi se ne frega se sei Luca Barbareschi, buttatelo fuori!". Ci mancherai caro Mike, e nei nostri orecchi risuonerà sempre quel "Fiato alle trombe Turchetti!", oppure quel "Grazie e buon weekend a tutti, voi dove andate? Io me ne andrò a fare una bella sciata a Cervinia", pubblicità camuffata per quella Valle d'Aosta che tanto hai amato. Diavolo di un Mike! Ma come possiamo pensare che tu sia morto davvero? Tu sei la televisione, sei la Rai e sei Mediaset e la televisione non può morire, quindi... "Allegria"!

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