giovedì 17 maggio 2012
La città come una giungla
Uccidere. Così fan tutti. Il sangue per le nostre città, siano piccole o grandi, scorre quotidianamente. La città come una giungla dunque, dove a legge del più forte prevale. E dietro a tutto ciò, la legge latita tra buonismo stupido e politica pavida. Andiamo in ordine. Luca Massari, 45 anni era un tassista che si guadagnava il pane correndo su e giù per le strade di Milano. Quel maledetto 10 ottobre del 2010, dopo aver lasciato un cliente in via Ripamonti, Massari imboccò via Ghini, quando da un giardino sbucò improvvisamente un cane, un cucciolo di cocker sfuggito alla sua padrona. Andava piano Massaro ma nonostante tutto non riuscì ad evitare l'animale, che finito sotto le ruote morì sul colpo. Ma non tirò di lungo anzi, si fermò immediatamente per tentare un qualsiasi soccorso, ma questo suo slancio di umanità gli fu fatale. "Ti ammazzo!" urlò la proprietaria del cane rivolta all'uomo, e a dar manforte alle sue intenzioni si materializzarono due giovani, il fidanzato e il fratello della donna. E furono botte, calci e pugni che continuarono ad arrivare anche quando Luca Massari ormai era un corpo esanime a terra, un fantoccio in balia di tre balordi. Luca Massaro è morto in ospedale dopo una lunga agonia agonia, senza aver ripreso conoscenza e soprattutto, senza un perché. Nel processo celebrato all'inizio di maggio, l'accusa ha chiesto 23 anni di reclusione per Piero Citterio -uno degli aggressori- e 21 per la sorella Stefania. Uccidere un uomo di botte però costa poco, poiché i giudici della Prima Corte d'Assise di Milano hanno condannato il primo a 14 anni di reclusione e 10 mesi la seconda, diventata colpevole soltanto di minaccia aggravata. Il terzo elemento, il fidanzato della donna, Michael Morris Ciavarella, in fase di appello e col rito abbreviato era già stato condannato a 16 anni. "Sarebbe bello che ora Stefania portasse un fiore sulla tomba di Luca" ha sospirato la mamma della vittima subito dopo aver ascoltato la sentenza. Fiori su una tomba dunque, come riparazione ad una legge che non c'è...
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