venerdì 4 maggio 2012

Avere la faccia come il...

Quello che mi sconcerta è la faccia tosta, la mancanza del senso civico, della dignità. Umberto Bossi, dopo tutto quello che è successo e dopo le sue dimissioni dei primi giorni, ora ha tuonato "Mi ricandido per la carica di segretario della Lega Nord", spiegando le motivazioni: "Lo faccio per tenere unito il Carroccio e poi anche perché, non abbiamo rubato come i Socialisti". Si fa dunque una questione di "quantità e qualità", come per dire che chi ruba tanto per avidità personale è si un ladro, mentre chi ruba solo qualche milioncino di euro per il restauro di una terrazza, l'acquisto di un Audi per il figlio, di una laurea presa a Tirana per il Trota -è cultura questa!- per un po' di soldi per le spese di quest'ultimo, insomma è solo un peccatuccio veniale e non un arricchimento sfacciato. Quindi "non mescolate noi con i socialisti di una volta" sembra quasi voler dire il numero uno -o ex?- della Lega Nord. Ma come se tutto ciò non bastasse ad azzerare le nostre ultime riserve di fiducia verso la politica, c'è anche un altro signore, tale Luigi Lusi, che più i giorni passano più sono i milioni che sono spariti -secondo gli inquirenti- nelle sue tasche. E lui che dice? "Trovo abnorme che si chieda il mio arresto". Ma si certo, cosa vuoi che siano 25/30 milioni di euro rispetto alle centinaia che erano nella cassaforte del partito, intendendo quasi che "tanto, se non li prendevo io li prendeva qualcun altro". La morale? In una situazione corrotta così è assordante il rumore del silenzio da parte dei vari politici: nessuno della Lega ha avuto il sano principio di dire "stop" a certi ripensamenti e altrettanto è avvenuto nella Margherita. "Se parlo io crolla la sinistra" sussurrò in un fuori onda Lusi. Che sia questo il collante ai silenzi del momento?

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