mercoledì 8 febbraio 2012

Battisti: Carnaval do Brasil...

La vita da latitante è una merda". Parole e musica di Cesare Battisti, nessuna parentela col grande cantante Lucio e soprattutto da non confondere con l'eroe trentino, quello che nella Grande Guerra, disertando la chiamata alle armi del Regio Esercito Austro-Ungarico, si unì agli italiani e che una volta caduto nelle mani degli austriaci fu impiccato per alto tradimento. No, si parla del terrorista omonimo, (foto) quello degli anni di piombo, condannato in contumacia all'ergastolo per aver sulla coscienza quattro omicidi, arrestato, evaso dal carcere italiano e fuggito all'estero prima in Francia e lì tenuto "al caldo" fino al 2007, quando ormai svanito l'appoggio politico stava per essere catturato. Fiutato l'inghippo, sparì in Brasile, arrestato anche lì su richiesta italiana ma mai estradato, anzi, liberato, e dove da allora vive tranquillamente la sua vita da "esule". Dell'Italia e della giustizia italiana se ne fa un baffo, e lo abbiamo capito grazie all'intervista rilasciata alle "Jene" dove rivolgendosi addirittura al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha detto che lui "rientrerebbe anche in Italia solo se la giustizia volesse ascoltare le sue ragioni". Le ragioni di un pluriomicida dunque, di un latitante. Proprio ieri poi, ha fatto sapere che parteciperà come ospite al Carnevale di Rio proprio per sollevarsi da "questa vita di merda", deridendo di fatto vittime lasciate nel loro sangue sulla strada e parenti che ancora non si danno pace. Il Governo brasiliano non lo estraderà mai in Italia, quindi? E' giusto che questo personaggio continui a farsi beffa dell'Italia e della giustizia italiana? Un certo Adolf Eichmann, conosciuto come "l'architetto dell'Olocausto" alla fine dell'ultima guerra scappò in Argentina e si rifece una vita a Buenos Aires. Una volta individuato però e senza attendere l'estradizione che mai sarebbe avvenuta, un gruppo di uomini dei servizi segreti israeliani l'11 maggio del 1960 lo andò a prelevare, e con un azione fulminea il boia delle SS fu portato a Gerusalemme, dove dopo un processo, fu condannato a morte per impiccagione e giustiziato infine il 31 maggio del 1962. Per Cesare Battisti non ci sarebbe il cappio, ma anni da scontare. L'Italia non ha dei servizi segreti all'altezza della situazione? No, è solo una domanda...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma perche' e' differente dai Nazisti? La storia ci dice che l'unica persona al mondo che poteva fermare lo sterminio ebraico
(6 milioni) era Papa PioXII E COSA FECE? Giro' la testa dalla parte opposta

Anonimo ha detto...

Senti anonimo come me, forse avrai pure ragione,qualcosa ho letto, il fatto che tu dici del Papa potra' essere anche vero, se lo e' vuol dire proprio che la Chiesa come fu' concepita da nostro Signore Gesu' Cristo e' stata buttata al vento.

Anonimo ha detto...

GERICUS come mai non rispondi?