lunedì 7 giugno 2010

Calcio: lascia che i milioni vengano a me

Guadagnano in un anno quello che un comune mortale non guadagna in un intera vita di lavoro, e nonostante questo, peste e corna ad un parlamentare che sebbene spesso parli a vanvera, questa volta ci ha azzeccato: "Ridurre ingaggi e stipendi dei calciatori". Lo propone Roberto Claderoli, ministro della Semplificazione normativa: "Visto la crisi economica che attraversiamo, perché non intervenire anche sui compensi da capogiro percepiti dai calciatori"? Mettersi una mano sulla coscienza dunque, cioè spingere i club calcistici e la Federazione a stringere i cordoni della borsa, evitando così quello schiaffo morale nel voler far sentire i più tartassati del reame i lavoratori, quelli che per dirla franca faticano ad arrivare alla fine del mese. Cifre alla mano, tra i giocatori c'è che si porta a casa uno stipendio di 12,5 milioni di euro all'anno, escluso diritti di immagine, un qualcosa quindi come più di un milione di euro al mese. Siamo lontani dal mondo reale dunque, e questo purtroppo è un andazzo che non tende a migliorare, poiché se nei primi anni Settanta il rapporto tra valutazione di un giocatore -Giuseppe Savoldi, pagato 2 miliardi- e stipendio era di poco superiore a 1 a 20.000, nel 2009 tra valutazione di un giocatore come Cristiano Ronaldo e uno stipendio medio è salito a più di 1 a 60.000, e questa la dice lunga. E i paperoni della pedata come l'hanno presa la proposta di Calderoli? Uno per tutti, Fabio Cannavaro: "Siamo un paese ridicolo" afferma, non alludendo senza dubbio alle cifre infatti che si beccano in questo Paese, mentre Gigi Buffon, più flemmatico, dichiara che invece "di fare certe sparate e darci stoccate via stampa, i politici farebbero meglio a venirci a incontrare e a parlarci di persona", senza spiegare però il motivo di quegli incontri, se per trovare la percentuale da togliere agli ingaggi o piuttosto, una serata di bagordi in uno dei meglio alberghi "5 stelle lusso" dove normalmente vanno in ritiro. E gli allenatori? Beh ,anche loro non prendono noccioline dal mondo del calcio, quindi? Renzo Ulivieri ha le idee chiare: "Comincino i ministri a rinunciare alle loro indennità", pertanto senza mezze perifrasi, "che non ci rompano i c....". Per concludere, che giovani diciottenni pallonari si permettano auto da sogno e ingaggi stratosferici, che allenatori pallonari posseggano yacht da sogno e milioni di stipendio e infine, che i poveri Fantozzi stringano la cinta e facciano la fame. E' il calcio, bellezza...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo non e' piu il calcio di una volta.Il vero antagonismo e' sparito,tutto si misura con il RUBLO come diceva il grande TOTO'.
Speriamo che taglino i ponti a questi super EROI, ma allora quanto bisognerebbe pagare chi veramente salva le vite umane giorno dopo giorno?