venerdì 2 marzo 2012
Caro Lucio ti scrivo...
Ho tirato fuori dallo scaffale alcuni 33 giri di Lucio Dalla. Ho ascoltato la struggente nostalgia di "Caruso" cantata da quel mare di Sorrento, ho ritrovato la mia irrequieta gioventù in "Anna e Marco", la fiduciosa speranza de "L'anno che verrà", e la poesia "4-3-1943" di quell'uomo "che veniva dal mare, parlava un'altra lingua però sapeva amare". A volte si rivaluta un artista quando questi se ne va, ma per te, caro Lucio, questa regola non funziona, perché il tuo valore di artista è sempre stato noto, e questa non intenderla come retorica. Il tuo essere musicista, poeta, insomma, artista a tutto tondo ti differenziava dal resto della banda di colleghi, coi quali però tu hai sempre avuto un amore profondo fatto di stima e grande amicizia. E che questi tuoi sentimenti siano stati ben riposti, te lo confermano in tanti: "Da oggi il mondo sarà più buio" dice Adriano Celentano; "un colpo a tradimento a cui viene a mancare il capofamiglia" sospira Vasco Rossi, mentre Eros Ramazzotti ammette che "ci mancherà tanto la tua genialità". Luciano Ligabue dice che "bastava che tu posassi le mani su uno strumento e subito ne usciva musica, come pure musica era la tua voce", mentre Francesco Guccini ammette che "la notizia della tua morte mi ha sconvolto". Ma c'è anche Pino Daniele che afferma "eri un grande artista e la tua ironia e la tua genialità ci mancheranno molto", mentre Antonello Venditti evidenzia che "con te se ne va un pezzo di storia che non è solo artistica ma anche umana". Molte volte hai ironizzato sulla morte dimostrando di non temerla, poiché sostenevi che quella "era niente più che la seconda parte della vita", quindi il continuo della prima. La tua seconda parte è iniziata giovedì mattina primo marzo 2012 alle ore 10.30 -e solo 4 giorni prima del tuo 69esimo compleanno- all'hotel Royal Place di Montreux in Svizzera, dopo il grande successo ottenuto nel tuo concerto all'Auditorium Stravinski. Chissà se te ne sei accorto che il sipario calava, se ti sarai voltato verso il lago e avrai "visto la tua vita nella scia di un elica", chissà... Una cosa è certa caro Lucio, siamo in tanti oggi a dirti che ti vogliamo bene, "ma tanto tanto bene sai... è una catena ormai, che scioglie il sangue dint'e vene sai"....
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2 commenti:
Ciao! Interessante il tuo blog! Lo leggerò! :)
Grazie Laura, sei gentile, quindi, a presto! Gericus
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