venerdì 9 marzo 2012

Li appendevano al ramo più alto...

Luca Rosi aveva 38 anni, un lavoro in banca, una compagna e una famiglia. Una vita davanti a sè dunque. Tutto cancellato. Quattro colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata lo hanno freddato davanti agli occhi della madre, della sua donna e del nipotino di otto anni. A premere il grilletto, uno dei tre delinquenti che venerdì 2 marzo verso le 10 di sera sono entrati nella villetta di Romanazzo, un angolo di Umbria immerso nel verde. Passamontagna e accento dell'Est, i quattro hanno bastonato tutti -perfino il bambino-, li hanno legati mani e piedi poi hanno rubato tutto il rubabile. Prima di uscire, decidono di portare con sé la giovane compagna di Luca, il quale, pesto e sanguinante si fa coraggio e sussurra "che ormai avete preso quello che c'era da prendere, quindi perché portare via la donna". Un gesto che gli sarà fatale, poiché sarà portato al piano superiore e da sotto sentiranno echeggiare 4 colpi, poi la fuga dei delinquenti e il silenzio totale. "Sono delle bestie" sospira piangendo Bruno, il padre, giunto in casa un attimo dopo allertato dalla moglie Ivana, "e come tali andranno trattati". Su, nella cameretta che ha visto crescere Luca, ora il suo corpo è lì in una pozza di sangue, ucciso come un cane e senza un perché. E' caccia dunque alla banda, e la madre, capelli bianchi e occhi senza più lacrime, ossessivamente piange il suo dolore con poche parole, "prendeteli, prendeteli..." Wyatt Earp, sceriffo di Tombstone, dopo l'assassinio del fratello Morgan e il ferimento con menomazione a vita di Virgil, secondo fratello, ne fece fuori sei della banda dei responsabili. Si, vabbè, diremo che tutto ciò accadeva nel West del 1881... Ma oggi forse non siamo ritornati a quell'epoca? Quanti innocenti sono stati assassinati in strada o addirittura tra le pareti domestiche come nel caso di Luca? Oserei dire che oggi la brutalità è maggiore, se pensiamo che almeno nel 1881 un uomo non lo si affrontava se non avesse avuto ai fianchi almeno un'arma, quindi con parità di offesa e di difesa. "Dobbiamo stare chiusi in casa con un fucile in mano" afferma ora un conoscente della vittima. E' West anche questo. Chissà se li prenderanno questi assassini e poi chissà se la pena sarà proporzionata al male che hanno fatto. Nel 1881 non c'era questo problema. Li appendevano al ramo più alto...
(foto: Luca Rosi)

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