giovedì 1 dicembre 2011

Bevi Cynar, e tutto ti passa...

Il buon Ernesto Calindri in una vecchia pubblicità diceva "Contro il logorio di una vita moderna, bevi Cynar", e giù tutto d'un fiato l'amaro che scacciava lo stress. Ma erano gli anni del "post-boom", quindi, tutto sommato, pur con poco gli italiani stavano bene, e le "cambiali" erano il viatico per comprare la Fiat 600, una lavatrice per la casa o una Vespa per la libertà di muoversi agilmente "nel traffico", che al confronto di oggi, traffico non era. Perché tutto questo "ritorno al passato"? Perché lo stress di oggi ormai fa parte della nostra vita, della nostra quotidianità, e la situazione del momento lo centuplica che neanche il messaggio di Calindri riuscirebbe ad attenuare. Un esempio di come siamo messi lo si comprende solo dai titoli di un quotidiano, in questo caso la Stampa di oggi, giovedì primo dicembre 2011: "Cominciano i dieci giorni decisivi per il futuro dell'euro"; "La Merkel ci porta verso la catastrofe" dice il presidente francese Nicolas Sarkozy; "Monti:agire con rapidità o si rischia"; "Se il premier fallisce l'euro collassa" denuncia Marchionne; "Il metodo in vigore da oggi ruba il futuro ai giovani" afferma il politico esperto di previdenza Giuliano Cazzola; "Si a Monti, ma i leader tremano", a proposito dei durissimi provvedimenti che i partiti voteranno. La nostra società è come un Titanic in rotta di collisione con l'iceberg dunque, e come i topi che si buttano a mare per non rimanere intrappolati sulla nave che affonda, i politici corrono ai ripari. Leggiamo: ""Tagli ai vitalizi dei politici " (che passano dai 2500 euro di pensione che si prendevano dopo solo una legislatura ai 900). "Comincino anche Fini e Schifani a ridursi la pensione" " denuncia l'economista Francesco Boccia. Tutti corrono ai ripari dunque, anche la Rai: "Sforbiciate per 85 milioni", e lo sport: "Il Coni taglia le poltrone, risparmi per 30 milioni". Ma se questo catafascio economico non bastasse a far salire la pressione a livelli esplosivi, arriva la cronaca, ovvero lo specchio della nostra società: "Nella retata anti cosche, toghe, politici e Finanza", e tra gli arrestati (9), un consigliere regionale calabrese, un magistrato, un avvocato, un maresciallo della Guardia di Finanza, parenti e mafiosi vari; "E il giudice si vantò: Dovevo fare il mafioso" gigioneggia un magistrato intercettato dalla polizia. Fermiamoci qui vai, ho un leggero fischio nelle orecchie, sintomo di pressione che sale. Caro vecchio e rassicurante Ernesto Calindri, a te bastava un bicchierino del tuo amaro per restare calmo e tranquillo in mezzo al traffico di Milano che poi, traffico non era... Noi oggi al traffico -purtroppo!- ci siamo abituati, e il nostro agitarsi arriva da ben altro... dall'economia che collassa e ci lascia ignudi, da questa società senza valori né dignità, da catastrofi, malattie... Cosa dire, beato te se ai tuoi tempi tutto passava con quell'alzata di gomito, perché oggi, per far nascere "almeno un sorriso", non ci basterebbe nemmeno una flebo da dieci litri di quel tuo Cynar che bevevi in mezzo al traffico nell'ora di Carosello...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche il Grande Gino Cervi con la sua reclame al Carosello non scherzava, Vecchia Romagna etichetta nera,si erano altri Tempi altre generazioni ma sempre i soliti Ladri, Mafiosi, che piano piano hanno portato il Paese a questa situazione.
Mi auguro tanto in un bel Miracolo Natalizio da parte di Babbo Natale senno' finisce come sempre a Tarallucci e Vino