lunedì 14 febbraio 2011

Lampedusa: Benvenuti in Italia...

Oltre 5000 extracomunitari, quasi tutti provenienti dalla Tunisia, sono sbarcati in questi giorni a Lampedusa. Storia vecchia come il mondo e solito solfa dei nostri rappresentanti: "Faremo di tutto per affrontare anche questa nuova emergenza". Ah, bene. L'italiano a questo punto pensa che i 5000 fuoriusciti saranno radunati, magari rifocillati e poi rispediti a casa. No, non è così. Con dei voli aerei i soggetti in questione saranno invece trasportati nei Centri Identificazione ed Espulsione sparsi per lo Stivale e poi...rispediti a casa? No, noi siamo "politicamente corretti", quindi li lasceremo defluire -magari un po' alla spicciolata- per l'Italia. La Stampa titola: "Un esodo biblico verso Lampedusa". Titolo ad effetto, certo, però l'Italia non è la "Terra Promessa"! E' una nazione -come il resto dell'Europa- sull'orlo di un baratro economico che solo noi sappiamo, una nazione che ha 2.138.000 disoccupati (fonte Economia & Lavoro), e che nonostante 100.000 di questi siano extracomunitari, con l'anno nuovo raddoppieranno grazie al nuovo decreto flussi varato recentemente dal Governo, che dà l'ok per l'ingresso in Italia di altri 100.000 lavoratori stranieri, e che "se la matematica non è un opinione -come si legge sul blog di Beppe Grillo-, in Italia ci saranno quindi un totale di 200.000 disoccupati", extracomunitari, aggiungo io. "Siamo venuti in Italia perché in Tunisia non c'è lavoro" dicono alcuni di questi, "e qui si può mangiare". Esodo biblico... Ma se non c'è lavoro per gli autoctoni, come faranno "a mangiare" i nuovi arrivati? Ma anche sul caos qualcuno in Italia ci guadagnerà, quindi al motto di "chi se ne frega se l'Italia affonda", plaudiranno la nuova invasione le associazioni che operano nell'assistenza -pagate dallo Stato quindi da noi-, poi aziende di trasporto, di catering, di servizi e chi più ne ha ne metta. Grazie ai nuovi disperati poi ci sarà lavoro nero ad un terzo dello stipendio di un italiano, manovalanza per la delinquenza, -non dimentichiamoci che dalle prigioni di Tunisi sono fuggiti 600 delinquenti tra i quali il fior-fior di tagliagole- proprietari di stamberghe che ingrasseranno i loro conti in banca affittando a prezzi da capogiro i loro fatiscenti locali, truffatori di ogni risma pronti con falsi documenti di soggiorno da vendere come il pane, e così via. Eccola qui dunque la "Terra Promessa" grazie alla "Cultura dell'Accoglienza", e del "Politicamente Corretto". Partendo sui pullman, molti di questi disperati facevano con le dita il segno della vittoria. Mi è rimasto un dubbio: avrà voluto dire "ce l'abbiamo fatta" riferendosi alla sconfitta della malasorte o se invece rivolto a noi volesse dire "pur se non ci volete ora siamo qui e qui restiamo"... Boh, lo sapremo in seguito....

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