martedì 11 maggio 2010

E che il delinquente resti fuori...

Marco Langellotti, 56 anni, (foto) era in libertà vigilata. Alle sue spalle però aveva una bella carrellata di reati e 26 condanne che aveva iniziato ad accumulare fin dal 1979. E non erano neppure reati da prendere sottogamba: violenza sessuale su moglie e cognata, rapine in abitazioni, furti, spaccio di droga, omissione di soccorso, ricettazione, evasione, lesioni personali, tentata estorsione. Insomma, un delinquente da tenere in galera. Nonostante questo invece, il tipo era fuori, affidato ai servizi sociali grazie ad una legge colabrodo e magistrati irresponsabili. Difficile immaginare che un tipo del genere aiuti un'anziana signora ad attraversare la strada o lo si trovi a cantare nel coro della parrocchia, pertanto la vera indole del Langellotti si è ben presto rilevata. E' entrato in casa di una donna di cui si era invaghito -non ricambiato- e all'ennesimo rifiuto di questa ha aperto una tanica di benzina con la quale si era presentato e cosparso casa e spasimante di liquido infiammabile, poi, dopo "o mia o di nessuno" pronunciato alla donna, con un accendino ha scatenato l'inferno. A farne le spese la 31enne Alessia Melis e un amica che in quel momento si trovava in casa con lei. Fiamme dappertutto e le due donne che fuggono per strada urlando di dolore con i vestiti in fiamme, poi subito i pompieri e i carabinieri che giungono sul posto. L'energumeno intanto si da alla fuga, braccato dalle forze dell'ordine che lo hanno acciuffato ieri tra le giostre montate in occasione di una festa patronale a Lanzo. Basterà quest'ultimo exploit per toglierlo dalla circolazione o aspetteremo che qualche altro "buonista" in toga nera e ciondoli dorati lo rimetta in circolazione? Per le due donne, ustioni di 1° e 2° grado alle gambe e tanta paura... che anche questa volta il delinquente lo rimettano presto in circolazione...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se mettessero in Galera i Magistrati che lo hanno messo fuori, forse forse L'Italia cambierebbe ma siccome al potere ci sono sempre i soliti, cosa vogliamo aspettarci.............

Anonimo ha detto...

Questo signore ha avuto un comportamento antisociale per tutta la sua esistenza. Come mai allora non era stato messo in condizione di non nuocere a nessuno? Non credo che questo sia dipeso dai giudici, che applicano la legge. Il problema vero è e rimane quello che c'è scritto nelle nostre leggi. La soluzione a tutto questo parte dalla necessità di anullare l'ultimo comma dell'articolo 27 della costituzione che recita "Non è ammessa la pena di morte...". In seguito è necessario che le leggi siano molto più severe nei confronti di tutti quelli che non le rispettano. Questo vale per tutte le regole della civile convivenza, ad esempio mancato rispetto del codice della strada, comportamenti irrispettosi del vicinato, uso e spaccio di stupefacenti, atti vandalici, ecc..
Purtroppo ho dei dubbi che la popolazione italiana se la senta di andare in questa direzione. Tutti sono pronti a criticare le forze dell'ordine se per fermare qualche deliquente che resiste all'arresto lo malmenano un po e a ritenere eccessiva una pena che riquarda se stessi o i propri cari. Ma, allora, come fate a pretendere che i giudici tengano in galera personaggi come questo?
Come diceva qualcuno qualche tempo fa:"meditate gente, meditate".