mercoledì 26 maggio 2010

Denise, Angela e l'orco cattivo

Secondo i dati forniti da Telefono Azzurro, sono 222 i bambini scomparsi in Italia nei primi due mesi del 2010. Bambini in tenera età svaniti nel nulla, strappati all'affetto dei genitori, cancellati dalla faccia della terra. Molti di questi sono "rapiti" da uno dei due genitori, magari straniero, che ritornando al proprio paese di origine all'insaputa del partner si porta con sé il figlio facendone perdere le tracce, altri però -la maggioranza- spariscono per ragioni più drammatiche, nelle quali, come sostiene ancora Telefono Azzurro, c'è l'ombra della pedofilia, commercio di organi e vendita a comunità nomadi. Ieri, 25 maggio, nella giornata internazionale dei bambini scomparsi è ritornato d'attualità il caso di Denise Pipitone, (foto) scomparsa a Marzara del Vallo (TP) all'età di quattro anni il primo settembre 2004, e quello di Angela Celentano, (foto sotto) scomparsa sul Monte Faito (NA) il 10 agosto 1996 all'età di tre anni mentre era in gita con i genitori. Due piccoli volti emblema di questa tragedia che purtroppo accomuna molti altri casi mai risolti, come quello di Emanuela Orlandi, sparita a Roma anche lei nel nulla all'età di 15 anni il 22 giugno 1983. Genitori che vivono nell'angoscia e nell'attesa quotidiana di un segnale, in una speranza senza fine, e sono tanti, se pensiamo che ancora Telefono Azzurro dichiara che nel 2009 i bambini italiani svaniti nel nulla sono stati 1000, mille piccoli di cui non si sa più nulla da tempo. Ma se questi numeri denunciano la vastità della tragedia, ben più alto è lo sdegno nell'apprendere che i minori stranieri "volatilizzati" sono 1.903, con una media di 48 al mese, quasi due al giorno. Ora l'Europa si sta attrezzando per porre rimedio a questo stillicidio che neppure Erode avrebbe immaginato, mettendo a disposizione un unico numero telefonico per lanciare l'allarme, 116000, onde evitare perdita di tempo da parte delle polizie europee nell'intervenire. L'orco cattivo dunque va fermato, e in questo caso in molti sono per pene senza appello, tanto che recentemente, su una pagina web dedicata al problema, qualcuno ha scritto che per reati simili c'è una sola soluzione: pena di morte. E in molti hanno approvato. Parole dure dettate dallo sdegno e reazioni altrettanto dure per porre una barriera a questa mostruosità. Perché per una società che uccide i suoi piccoli non c'è futuro...

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