sabato 2 giugno 2012

Misteri al di là del Tevere.


Il 26 agosto del 1978, succedendo a Paolo VI, Albino Luciani (foto) fu eletto Papa, prendendo il nome di Giovanni Paolo I. Fu subito ribattezzato "il sorriso di Dio", grazie a quell'espressione sorridente che si portava appresso, un sorriso che però si spense dopo appena trentatré giorni di pontificato, quando infatti la mattina del 28 settembre fu trovato morto nel suo letto. Incredulità, stupore, poiché sebbene fosse stato Papa per un così breve periodo, Albino Luciani aveva già conquistato il cuore dei fedeli per la sua semplicità, bonarietà, ma anche per alcune sue considerazioni fatte nei primi giorni: "Voglio far tornare la chiesa cattolica a quegli ideali di carità cristiana propri del cristianesimo antico, rinunciando alle ricchezze superflue che troppo hanno distolto gli uomini di chiesa dai propri compiti". Una bomba che fece tremare innanzitutto Paul Marcinkus, il potente arcivescovo americano e direttore dello IOR, l'Istituto Opere Religiose del Vaticano, quello del "You can't run the Church on Hail Marys" [Non si può governare la Chiesa con le Ave Maria], colui che negli anni Ottanta sarebbe stato collegato a scandali finanziari riportati sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. E per confermare certe voci, fu accertato che lo IOR di Paul Marcinkus aveva avuto un ruolo di primo piano nel crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, con collegamenti a personaggi discussi come Michele Sindona e Licio Gelli, il "venerabile maestro" della loggia massonica P2, nomi che solo a sentirli pronunciare irritavano terribilmente Papa Luciani. Un Papa puro di cuore non poteva accettare infatti quest'allontanamento della Chiesa dai suoi più alti valori e Marcinkus -ma non solo- lo sapeva, tanto che dopo l'investitura di Luciani -lui che aveva sperato invece nell'elezione del cardinale Giuseppe Siri-, aveva avvertito i suoi colleghi che "questo Papa non è come quello di prima, vedrete le cose cambieranno". Come mai dunque quella morte improvvisa in un Papa che sprigionava salute e voglia di vivere? Il Vaticano non seppe dare una spiegazione, così l'incredulità dei fedeli diventò prima dubbio, poi sospetto. Era morto o l'avevano ucciso? Ci fu confusione anche nelle risposte: "è stato trovato morto con un libro in mano", poi invece libro non fu ma "fogli di appunti", in seguito "il discorso che avrebbe pronunciato in un incontro con i gesuiti", ma anche la versione ufficiosa che tra le sue mani vi fosse "l'elenco delle nomine che il Papa intendeva rendere pubbliche il giorno dopo". Anche l'ora della morte non fu mai certa: la prima versione la fissava alle ore 23 del 28, poi posticipata alle 4 del mattino. Oltre a questo, anche su chi scoprì il decesso non ci fu mai chiarezza. Si parlò dapprima che a trovare il corpo senza vita del Santo Padre fosse stato un segretario particolare, poi si parlò di una suora. Troppi misteri che portarono il saggista britannico David Yallop ad una sola conclusione, quella di una morte violenta di Papa Giovanni Paolo I, e come scrive sul suo libro "In nome di Dio", punta il dito su sei persone: il Segretario di Stato Jean Villot; il cardinale di Chicago John Cody; il presidente dello IOR Marcinkus; il banchiere Michele Sindona; il banchiere Roberto Calvi e appunto, Licio Gelli. Il mistero dei misteri fu un altro: non fu mai eseguita nessuna autopsia sul corpo di Albino Luciani per trovare le cause del decesso, e le motivazioni del Collegio Cardinalizio a negarle fu che "mai è stata fatta un autopsia sul corpo di uno dei successori di Pietro". E quella fu la pietra tombale sul caso. « Questa mattina, 29 settembre 1978, verso le 5,30, il segretario privato del Papa, non avendo trovato il Santo Padre nella cappella del suo appartamento privato, lo ha cercato nella sua camera e lo ha trovato morto nel letto, con la luce accesa, come se fosse intento a leggere. Il medico, dott. Buzzonetti, accorso immediatamente, ne ha constatato il decesso, avvenuto presumibilmente verso le 11 di ieri sera, per infarto acuto del miocardio. » Questo fu il comunicato ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede sulla morte di Papa Giovanni Paolo I, colui che la mattina dopo la sua elezione al Soglio pontificio aveva detto "sono andato alla Sistina a votare tranquillamente, e mai avrei immaginato quello che stava per succedere". Parole sante, perché neppure milioni di fedeli avrebbero immaginato quello che sarebbe successo, 33 giorni dopo, dietro le Mura leonine al di là del Tevere...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fu' avvelenato,stava per scoprire al Mondo Intero tutte le magagne fatte e che continuano a fare nel nome di Dio. Stava riportando la Chiesa alle vere Origini, ma per coloro i quali decisero di farlo fuori sarebbbe stato un Super Scandalo bello e buono.Difatti cxoloro che hanno partecipato a questo delitto e sono ancora vivi
da buttarsi in GALERA E DI VOLATA.

Anonimo ha detto...

Leggendo cio' che e' stato detto in proposito, riguardo Papa Albino Luciani debbo dire che anche io ho dei dubbi sulla sua morte.Mio Padre a quel tempo faceva parte del corpo consolare e mi ricordo esattamente cio' che disse quando scoprirono che il Papa era morto.
E' strana questa morte perche' propio ieri ero in visita dal Papa con una delegazione sud africana e mi ricordo perfettamente il suo viso radioso che nienete faceva trasparire ad una morte cosi' veloce