martedì 4 ottobre 2011

Amanda Knox e Raffaele Sollecito: non sono gli assassini di Meredith Kercher

Pochi minuti prima delle 22 di ieri, lunedì 3 ottobre, per Amanda Knox e Raffaele Sollecito (foto) si è aperta una nuova vita. Non sono loro ad aver ucciso in maniera brutale Meredith Kercher la sera del sei novembre 2007, ed è questo ciò che ha letto il presidente della Corte d'assise d'Appello di Perugia Claudio Pratillo Hellman: "In nome del popolo italiano, si assolve entrambi gli imputati dai reati contestati ai capi A (omicidio ndr), B (porto di coltello), C (violenza sessuale), e D (furto) perché il fatto non sussiste, e ordina l'immediata liberazione di Knox Amanda e Sollecito Raffaele se non detenuti per altra causa". I pensieri di una vita dietro le sbarre -26 anni per Amanda e 25 per Sollecito, sentenza della Corte d'Assise del 5 dicembre 2009- sono volati via in un attimo, cancellati dalle parole del presidente. Ma se da una parte dell'aula si festeggiava il verdetto, da un'altra parte, quella dove si trovava la famiglia della vittima, lo sconcerto era alle stelle. "Noi non vogliamo dei colpevoli a tutti i costi -hanno detto pacatamente- ma vogliamo il responsabile della morte di Meredith". Per la Corte questi non sono Amanda e Raffaele, e l'unico adesso è l'ivoriano Rudy Guede, condannato a 30 di carcere -diventati 16 in Appello- il 28 novembre del 2008, colui che praticamente coinvolse l'americana e Raffaele Sollecito. Ma dal momento che Guedè fu condannato "per concorso in omicidio e violenza sessuale", oggi la gente si chiede: ma chi sono allora questi soggetti ignoti? Un processo da riaprire dunque, per questo delitto "internazionale" con vittima inglese, presunti assassini un italiano e un'americana, un ivoriano -Rudy Hermann Guede- già condannato, un congolese -Patrick Lumumba- tirato in ballo e scagionato, e un albanese -Hekuran Kokomani- testimone della prima ora. Tra le tante "zoomate" televisive e pagine di gossip, -la bella Amanda, Venere in pelliccia, Volto d'angelo, Sexy Foxy- , quello che è stato dimenticato è il destino della giovane studentessa 21enne Meredith Kercher, uccisa "in quell'Italia che amava". "Voglio rivedere il mio mare" ha detto a caldo Raffaele Sollecito, mentre il desiderio di Amanda Knox è stato quello di "sdraiarmi nel prato verde di casa mia". Due giovani che si riappropriano della loro vita dunque, e cosa importa se chi gliel'ha restituita è il presidente della Corte Claudio Pratillo Hellman, che per ironia della sorte ha un cognome che in italiano significa "uomo dell'inferno"...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono venuto a conoscenza di questo blog tramite un caro amico di Bergamo tra l'altro anche lui giornalista(credo)come gericus.Leggendo qua' e la' trovo diverse lacune anche perche' tutto viene ripetuto da altri giornali niente di nuovo una nuova spinta una nuova verve,essendo un cittadino che legge vorrei leggere cose nuove.Spero di non essere offensivo gericus niente di personale credimi. Ma come il caso di Amanda,perche non si parla di colui (procuratore)che condannandola le ha forse rovinato la vita e come procuratore e' u7n disastro a tutti gli effetti.Non ha certo una buona nomina,ti sarei grato se tu mi rispondessi, grazie.