mercoledì 15 settembre 2010

Rom e sindrome di Tafazzi...

Non c'è che dire. L'Europa -esclusa qualche nazione che in questi giorni dimostra di avere superato tale malattia- è afflitta dalla "sindrome Tafazzi". E' una malattia che nonostante il dolore causato, fa si che non faccia smettere il portatore di tale sintomo a "martellarsi sui genitali", quasi come ne trovasse un sadico piacere. E parlo della "guarita" Francia, la quale, oltre ad aver varato proprio in questi giorni una legge "anti-burqa", alcuni mesi fa aveva portato avanti l'iniziativa di rispedire al loro Paese d'origine migliaia di zingari nullafacenti che bivaccavano qua e là. Una certa cifra data ad ogni "partente" oltre al viaggio aereo a spese del governo francese. Dove sta dunque il guaio? Le "anime belle" purtroppo non crescono soltanto in casa nostra, ma anche fuori, tanto che il Lussemburgo ne ha partorita una di quelle "snob", tale Viviane Reding, e che guarda caso ricopre la carica di commissario europeo alla giustizia, la quale dal suo scranno più alto ha tuonato parole al di sopra delle righe contro la Francia: "La mia pazienza sta per finire" ha sostenuto la tipa, paragonando poi il governo di Sarkozy "a quello di Vichy", quello cui l'esecutivo collaborazionista durante l'ultima guerra mondiale avviò ai campi di concentramento migliaia di ebrei e zingari. Un paragone offensivo e fuori luogo -da anima bella e pura- e che la Francia rispedisce al mittente, con un Sarkozy più inviperito che mai il quale replica: "Se a lei piacciono tanto i rom, che se li porti a casa sua in Lussemburgo". A volte le soluzioni ai più intricati problemi nascono così, per caso, perché io nelle parole di Nicolas Sarkozy ho visto la luce in fondo al tunnel del "rom si rom no". Dunque: perché infatti i Paesi che amano i rom non aprono i propri confini e se li prendono in massa? Se tu ami qualcosa o qualcuno, perché devi dividere questo sentimento con altri? Il discorso non fa una grinza quindi, e tra i Paesi che sono tanto ospitanti, ci metto pure il Vaticano, il quale per voce di Papa Benedetto XVI, giorni fa ha esortato i Paesi d'Europa ad aprire le porte "ai reietti", salvo però chiudere ben bene i cancelli d'accesso al ricchissimo Stato Pontificio. Qui dunque non si tratta di far vivere ai nomadi una vita in un ambiente ostile "tra immondi campi infestati di topi e spazzatura" (e auto costosissime di grossa cilindrata cui nessuno ha mai indagato sulla provenienza...), ma piuttosto di farli vivere serenamente in un Paese ospitale, tollerante e amorevole nei loro confronti. Diavolo di un Sarkozy! In quello scatto d'ira verso la Viviane "Tafazzi" Reding hai trovato la verità. E sono certo che alla sera, ripensando all'accaduto, avrai anche aggiunto che -come recita un vecchio e triviale adagio- "è l'ora di finirla di fare i finocchi col culo degli altri"...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima di tutto,
la signora Lussemburghese secondo me proviene da una famiglia Zingara
che non c'e' niente di male.Perche' anche fra di loro ci sara' qualche persona per bene eccetto il resto che mi dispiace dirlo ma e' proprio razzumaglia.
Secondo, finche' esistera' il Vaticano e Papi come questo, poveri noi e povero tutto il resto del Mondo, forse il piu' della gente non sa' che il Vaticano possiede Beni Immobili piu' di tutto il Mondo, aprino i cancelli ai rom e li mettino nelle loro proprieta' a giro per il mondo e con loro tutti i preti pedofili che ha creato, Vive la France.

Anonimo ha detto...

Ci sarà un motivo per cui nessuno vuole i rom, no? Se qualcuno è malvoluto da tutti, viene da pensare che il problema sia quel qualcuno e non tutti gli altri. D'accordo: quella di appropriarsi di roba (e case) altrui è un aspetto culturale dei rom; ma è una di quelle cose che più si capiscono, meno si giustificano. Se i rom vogliono vivere serenamente in Europa, devono adeguarsi alle leggi e alle usanze dei paesi dove vanno a vivere: da che mondo è mondo, qualunque migrante vada a vivere in terra straniera deve diventare in tutto e per tutto un abitante del posto.

Anonimo ha detto...

Il problema "rom" è vecchio come il mondo. Al pari di molte altre etnie, anche i rom mai si integreranno. E chi glielo fa fare? Allergici al lavoro, hanno, Mercedes e Bmw, non pagano tasse e in molti casi, vengono pure 'foraggiati' dai vari Comuni. Ultimamente la Finanza ha scoperto che uno di questi nullafacenti aveva un conto milionario (in euro) in banca oltre ad una cassetta di sicurezza con oro e gioielli. Tutto confiscato -una volta tanto!- poiché dichiarato di ignota provenienza. Eccoli qui i soggetti che Sarkozy vuole -giustamente- scacciare dal suo territorio. L'unico problema è che alla frontiera di Ventimiglia già si notano file di camper nomadi in ingresso in Italia. Sicuramente qui saranno "ben accetti". C'è da scommettere.

Anonimo ha detto...

Ma certo che saranno bene accetti da noi, il Vaticano piange per questi poverini ma non fa' niente per portarseli in casa propria. Ed il Governo come al solito li mette sui treni di ritorno per scendere alla prossima stazione e ricomciare tutto da capo.Non potranno mai integrarsi nella cultura di qualsiasi paese o nazione, credono nella propria, ormai intesficata da centinaia e centinaia d'anni.