domenica 28 maggio 2006
COM'E' L'ITALIA DI FINE GUERRA ? (1945)
E' un Italia distrutta, povera e in lutto. Nel Nord il bilancio dell'anno che sta per concludersi segna 4.541 incursioni aeree, 22 mila civili uccisi e 36 mila feriti. Gli italiani sono poco più di 46 milioni e mezzo e il reddito mensile medio è di 6.260 lire. La vita media è di 64 anni e per ogni studente c'è un analfabeta. C'è un telefono ogni 48 abitanti e su 10 lavoratori, 4 si dedicano all'agricoltura, 3 all'industria e 3 al terziario. Un giornale costa 5 lire. A Roma si sta meglio che nel resto d'Italia. La razione di pane viene aumentata a 300 grammi e spesso nei bar è possibile bere un buon caffè "dono del popolo brasiliano". I locali pubblici chiudono i battenti alle ore 19,30. Al cinema, Hollywood è ritornato nelle nostre sale con "Il sergente York" con Gary Cooper e "Il mistero del falco" con Humphrey Bogart. Nelle sale da ballo impazza il "boogie-woogie" e il brano di maggior successo è 'In the mood', un motivo di Glenn Miller. Nel nostro gergo è entrata la parola 'sciu-scià', (storpiatura della parola inglese 'shoe-shine' cioè 'lustrascarpe') e 'segnorine', quest'ultima che indica giovani donne che in una maniera o l'altra... alleviano i militari alleati.(Augusta Pretoria)
CHI SA PARLI! (1945)
Comitato di Liberazione Provinciale di Aosta: La popolazione è invitata nell'interesse superiore della giustizia, a fornire gli elementi che fossero a carico di fascisti attualmente in stato di arresto, e questo per agevolare le istruttorie in corso. Si ritiene opportuno di ricordare, che in mancanza di elementi di accusa si dovrà procedere alla scarcerazione. Non serve a nulla mormorare e invocare l'epurazione se non si precisano dati di fatto. (Augusta Pretoria)
SANGUE AD UN POSTO DI BLOCCO (1945)
Nella mattina del 3 aprile, tale Guido Saba di Giovanni di anni 19 è stato fermato ad un posto di blocco presso Pont Suaz a Pollein. Il giovane, privo di documenti, viene portato dai militi del GNR a casa sua. Qui, perlustrando l'alloggio, salta fuori una mitraglietta americana, un mitra Thompson, munizioni, una divis militare americana e una francese, oltre ad una mappa dei posti di blocco della città di Aosta. L'uomo, ritenuto responsabile di un attacco contro gli agenti del GNR avvenuto la sera precedente e poichè trovato in possesso di armi e munizioni, viene fucilato poco dopo nei pressi dello stesso posto di blocco.
(La Provincia Alpina)
(La Provincia Alpina)
giovedì 25 maggio 2006
MY LIBRARY
“…Tombstone flames no more. Its wild days are a tale that is told. It lives with its memories and its ghosts. Sunshine and a peace are its portion. Once it was romance. Now it’s a town”.
Last words of the book “Tombstone, an Iliad of the Southwest” by Walter Noble Burns.
It’s a great book with foreword by Casey Tefertiller . “Tombstone”, a mixture of fact and fiction, defined the legend of lawman-gunfighter Wyatt Earp. Walter Noble Burns’s portrayal of Earp has profoundly influenced subsequent generations of historians, novelists and screenwriters. Born in 1849, Earp grew up on the Missouri-Kansas frontier and first came to notice as a no-nonsense town marshal in rip roaring Dodge City, Kansas. Moving to wide-open Tombstone, Arizona, in 1879, he became a businessman and deputy United States marshal and was soon joined by four brothers. In Burns’s narrative, the Earp clan represented law and order in the lawless, chaotic Old West. These antagonistic forces explode in the bloody and legendary gunfight at the OK Corral between the Earps and the Clanton-MacLowery gang. The Earps prevailed, but the subsequent shooting of two Earp brothers drove the calm, courageous and somewhat emotionless Wyatt to take the law into his own hands. In a personal vendetta, he hunted and killed the treacherous “assassins”. Wyatt Earp’s most recent biographer, Casey Tefertiller, discusses the influence of Tombstone on the history and legend of Wyatt Earp and the Old West. The edition of Tombstone includes a letter from Wyatt Earp to Walter Noble Burns. Writing from Vidal, California, in 1927, Earp outlined his version of the public explosions and personal tragedies that engulfed his life in Tombstone.
© 1927 by Doubleday, Page & Company, Inc.
Renewed by Rose Marie Burns.
Introduction © 1999 by the University of New Mexico Press.
First University of New Mexico Press Edition.
Cover illustration by Thom Ross, Ravenswork Studio. Seattle, Washington.
Covers design Robyn Mundy.
Illustrations by Will James.
mercoledì 24 maggio 2006
SUCCEDE ANCHE QUESTO...
NON MI FAI GODERE? E IO TI DENUNCIO!
E' successo in Brasile. Una donna sposata - il cui nome non è stato reso noto - stanca di un marito troppo... sbrigativo nei piaceri del talamo, ha deciso di passare ai fatti, denunciando appunto l'uomo poichè non le procurava nessun orgasmo.
La notizia, riportata dal quotidiano "Terra Noticias Populares", parla infatti di una bella 31enne che un bel giorno si è presentata alla stazione di polizia di Chacar nella città di Jundiai. Davanti ad un allibito agente, questa si è lamentata delle "prestazioni" del suo amante 38enne poichè «Quando raggiunge il godimento interrompe immediatamente il rapporto lasciandomi senza la mia parte di soddisfazione». Josè Roberto Ferraz, capo della polizia urbana si è subito messo a lavoro per risolvere il caso: «Tratteremo questa denuncia come qualsiasi altro - ha asserito serio serio il comandante - approfondendo la realtà di quanto denunciato. Sarà il giudice infine a decidere».
E' successo in Brasile. Una donna sposata - il cui nome non è stato reso noto - stanca di un marito troppo... sbrigativo nei piaceri del talamo, ha deciso di passare ai fatti, denunciando appunto l'uomo poichè non le procurava nessun orgasmo.
La notizia, riportata dal quotidiano "Terra Noticias Populares", parla infatti di una bella 31enne che un bel giorno si è presentata alla stazione di polizia di Chacar nella città di Jundiai. Davanti ad un allibito agente, questa si è lamentata delle "prestazioni" del suo amante 38enne poichè «Quando raggiunge il godimento interrompe immediatamente il rapporto lasciandomi senza la mia parte di soddisfazione». Josè Roberto Ferraz, capo della polizia urbana si è subito messo a lavoro per risolvere il caso: «Tratteremo questa denuncia come qualsiasi altro - ha asserito serio serio il comandante - approfondendo la realtà di quanto denunciato. Sarà il giudice infine a decidere».
martedì 9 maggio 2006
RITORNANO GLI ALPINI (1944)
Dopo aver compiuto alcuni mesi di intenso addestramento militare in Germania, oggi, 15 dicembre è un giorno di festa per la nostra comunità poichè dalla Germania ritornano a casa i nostri alpini. Le truppe hanno sfilato in maniera perfetta attraverso le vie della nostra città le cui case erano tappezzate di bandieri e di manifesti tricolori. In Municipio poi è stato offerto agli ufficiali un solenne ricevimento, mentre agli alpini radunati in piazza veniva distribuito un cestino contenete cibarie e doni vari.
(Augusta Pretoria)
(Augusta Pretoria)
AVVISO AI VALDOSTANI (1944)
Dal 15 settembre scatta il divieto di circolare anche in bicicletta. Per ottenere il permesso di circolazione, occorre dare le generalità, il motivo, la marca della bicicletta. A coloro che circoleranno senza essere in regola verrà sequestrato il velocipede.
(Augusta Pretoria)
(Augusta Pretoria)
MI RIVOLGO AI VALDOSTANI (1944)
Cittadini! Assumo da oggi le funzioni di capo della provincia di Aosta, con l'intendimento di indirizzare ogni mia attività per assicurare la piena tranquillità della popolazione. Le difficoltà di ogni natura sono gravi ma cercheremo di superarle con la collaborazione di chiunque mostri volontà di lavorare con animo italiano per la rinascita della Patria. Il mio ufficio è aperto a tutti. Agli sbandati rivolgo l'invito di considerare la necessità di presentarsi con fiducia. Troppo sangue italiano è stato sparso ovunque. L'ora di ritrovare nella concordia e nel lavoro la forza della nostra razza è giunta. Viva l'Italia. Firmato: Bruno Stefanini, Capo della Provincia di Aosta.
(La Provincia Alpina)
(La Provincia Alpina)
lunedì 8 maggio 2006
AMICI... (1)
Conoscenti tanti, amici, con la A maiuscola si possono contare sul palmo di una mano. Ed è piacevole ricordarli, perché con questi, e alludo ancora a quelli che stanno sul palmo di una mano, c’è una gioventù vissuta assieme, condivisa tra amori e sogni da realizzare in quella nostra stupenda città schiaffeggiata dal Libeccio.
Sono gli anni ’70 quando le situazioni della vita ci “sparpagliano” per il mondo. Michele Pastorello se ne andò negli Stati Uniti così, senza valigia di cartone né senza idea di fermarsi al di là dell’Atlantico. Per lui, quello era solo “un viaggio” nella terra conosciuta attraverso le poesie di Bob Dylan, vista nei films di James Dean e amata attraverso le struggenti armonie di Simon & Garfunkel.
Michele “Mike” Pastorello oggi è uno chef affermato e vive a Princeton, nel New Jersey.
E’ anche grazie a lui se la cucina italiana è famosa nel mondo...
Hi old fox!
Sono gli anni ’70 quando le situazioni della vita ci “sparpagliano” per il mondo. Michele Pastorello se ne andò negli Stati Uniti così, senza valigia di cartone né senza idea di fermarsi al di là dell’Atlantico. Per lui, quello era solo “un viaggio” nella terra conosciuta attraverso le poesie di Bob Dylan, vista nei films di James Dean e amata attraverso le struggenti armonie di Simon & Garfunkel.
Michele “Mike” Pastorello oggi è uno chef affermato e vive a Princeton, nel New Jersey.
E’ anche grazie a lui se la cucina italiana è famosa nel mondo...
Hi old fox!
venerdì 5 maggio 2006
UN SOSPETTO CHE DIVENTA REALTA'... (2006)
Che il calcio fosse un mondo corrotto lo avevamo sempre pensato, ipotizzato, sostenuto. Non mancavano di certo le conferme, visti i vari scandali - calcio scommesse - miliardi in libera uscita e potentati nulla facenti in mezzo a quel vortice di soldi. Ma se per caso anche i più puri avessero in seguito sostenuto il contrario nonostante tutto, oggi arriva la “madre di tutte le conferme”.
Arbitri di favore, regali da migliaia di “euri”, calunnie, invidie e mercati giocatori da far impallidire i mafiosi del Bronx. Chiaro a questo punto che il Campionato è solo un ‘optional’ perché gli interessi miliardari che vi gravitano guardano altrove. Vince o stravince solo chi ha più santi in paradiso poiché tutti, dagli arbitri ai giornalisti sportivi sono a libro paga. Un orologio d’oro, una Maserati... chissà cos’altro ancora. E i giocatori? Solo pedine o in alcuni casi (calcio scommesse) comprimari, tenuti nella bambagia come bambini viziati e pasciuti a camionate di soldi.
Questo è il mondo del calcio, lo sport per antonomasia, lo sport in cui alcune società affogano nell’oro ed altre - forse le non allineate? - nei debiti, nella bancarotta. Un mondo dove improvvisati e oggi stramiliardari ‘direttori generali’ possono telefonare liberamente a potentati ‘designatori arbitrali’ per imporre l’arbitro più congeniale ai loro interessi.
Il Calcio oggi e una mafia. Azzeriamo i vertici e colpiamo i loro conti bancari come lo Stato ha fatto e sta facendo con le associazioni criminali mafiose.
Là si usa il lupara e si colpisce nel gruppo.
Qui, con il pallone, si colpiscono milioni di sportivi.
Arbitri di favore, regali da migliaia di “euri”, calunnie, invidie e mercati giocatori da far impallidire i mafiosi del Bronx. Chiaro a questo punto che il Campionato è solo un ‘optional’ perché gli interessi miliardari che vi gravitano guardano altrove. Vince o stravince solo chi ha più santi in paradiso poiché tutti, dagli arbitri ai giornalisti sportivi sono a libro paga. Un orologio d’oro, una Maserati... chissà cos’altro ancora. E i giocatori? Solo pedine o in alcuni casi (calcio scommesse) comprimari, tenuti nella bambagia come bambini viziati e pasciuti a camionate di soldi.
Questo è il mondo del calcio, lo sport per antonomasia, lo sport in cui alcune società affogano nell’oro ed altre - forse le non allineate? - nei debiti, nella bancarotta. Un mondo dove improvvisati e oggi stramiliardari ‘direttori generali’ possono telefonare liberamente a potentati ‘designatori arbitrali’ per imporre l’arbitro più congeniale ai loro interessi.
Il Calcio oggi e una mafia. Azzeriamo i vertici e colpiamo i loro conti bancari come lo Stato ha fatto e sta facendo con le associazioni criminali mafiose.
Là si usa il lupara e si colpisce nel gruppo.
Qui, con il pallone, si colpiscono milioni di sportivi.
OPERAZIONE DI POLIZIA (1944)
Funzionari della Questura di Aosta dopo pazienti indagini hanno proceduto all'arresto del notaio Emilio Chanoux di Aosta. Nello stesso tempo, sono stati operati altri arresti di persone responsabili di 'attivita ribellistica', fra cui l'ingegner Lino Binel, pure lui di Aosta. Il 19 maggio, l'arrestato Emilio Chanoux si toglieva la vita impiccandosi nella camera di sicurezza.
(La Provincia Alpina)
(La Provincia Alpina)
LETTERA AL GIORNALE (1944)
I proprietari dell'albergo Stella Alpina di Cogne sono pregati di togliere dalla circolazione i quadri dell'ex famiglia reale, altrimenti non mancheremo di fare una visitina di dovere...
(La Provincia Alpina)
(La Provincia Alpina)
giovedì 4 maggio 2006
L'IDEALE, LA BORSA E LA VITA (1944)
Succede uno strano fenomeno che non vogliamo far passare sotto silenzio nel campo dei ribelli fatti prigionieri. Non uno di loro ha avuto un gesto o una parola che facesse pensare ad un sentimento di nobiltà o d'amore per un idea. Interrogati, hanno bellamente sputtanato il nome dei compagni, hanno precisato circostanze, riferito fatti, enunciato rivelazioni con una prontezza degna di miglior causa. Non pochi fra essi si sono offerti -a condizione di non essere puniti- di guidare le indagini contro gli ex compagni di avventura. A questo punto, omaggio a voi, fanciulli diciottenni dalla pura fronte che accorrete alle armi e che io vedo passare con fremito d'orgoglio. Dico a me stesso: E' l'Italia che non muore quella che passa in spirito fra questi giovani. Vostro padre e vostra madre vi hanno dunque trasmesso col sangue un nobile amore. Io vi benedico!
(La Provincia d'Aosta)
(La Provincia d'Aosta)
SESSO: IO L’HO SEMPRE SOSTENUTO... (2006)
Il sesso fa bene, e farlo in abbondanza regala 7 anni di vita! Lo dicono voci autorevoli che per tenere in forma il fisico, il letto è meglio che della palestra, e ci sono ben 14 motivi scientifici per garantire questa sensazionale "scoperta". Lo scrive il settimanale "Gente" dopo aver interpellato due specialisti della moderna biomedicina - un inglese e un italiano - e dopo aver controllato i risultati di una ricerca svolta su di un campione di 3.500 volontari di età compresa tra i 21 e i 101 anni. (sì: centouno anni!).
Uomini e donne dunque che fanno (o che hanno fatto...) sesso per almeno tre volte alla settimana.
Il risultato? Sul piano estetico, strutturale e fisico tutti dimostrano sette anni in meno rispetto alla realtà anagrafica. Ma entrando nei particolari snoccioliamo i 14 buoni motivi per far sesso spesso e bene:
1. Il sesso fa bene alla colonna vertebrale.
2. Livella la pressione del sangue.
3. Aiuta a dormire meglio
4. Mette di buon umore.
5. Brucia ben 200 calorie.
6. Elimina la fame.
7. Combatte il dolore.
8. Preserva i denti.
9. Garantisce la bellezza.
10. Migliora il sistema immunitario.
11. Difende dallo stress.
12. Rafforza il cuore.
13. Regala 7 anni di vita.
14. Aumenta il desiderio.
C’è motivo di non crederci?...
Uomini e donne dunque che fanno (o che hanno fatto...) sesso per almeno tre volte alla settimana.
Il risultato? Sul piano estetico, strutturale e fisico tutti dimostrano sette anni in meno rispetto alla realtà anagrafica. Ma entrando nei particolari snoccioliamo i 14 buoni motivi per far sesso spesso e bene:
1. Il sesso fa bene alla colonna vertebrale.
2. Livella la pressione del sangue.
3. Aiuta a dormire meglio
4. Mette di buon umore.
5. Brucia ben 200 calorie.
6. Elimina la fame.
7. Combatte il dolore.
8. Preserva i denti.
9. Garantisce la bellezza.
10. Migliora il sistema immunitario.
11. Difende dallo stress.
12. Rafforza il cuore.
13. Regala 7 anni di vita.
14. Aumenta il desiderio.
C’è motivo di non crederci?...
lunedì 1 maggio 2006
LETTERA AL GIORNALE (1943)
Sarebbe ora che si appurasse se è vero che gli albergatori di Courmayeur hanno avuto l'assegnazione di viveri fino a tutto ottobre mentre invece hanno chiuso i battenti nell'agosto scorso.
(Il Popolo di Aosta)
(Il Popolo di Aosta)
AVVISO DEL COMANDO SUPREMO GERMANICO (1943)
E' proibito la requisizione di generi alimentari, vestiario, combustibile per mezzi di trasporto e oggetti di altro genere. E' proibito pure qualsiasi approprazione che appartenga o che apparteneva allo Stato italiano. Dei beni dell'Esercito dispone esclusivamente questo Comando Germanico per l'Italia settentrionale, nel quale è specificato che trovandoci in territorio alleato, abbiamo il dovere di trattare gli abitanti con i dovuti riguardi. Sarà punita severamente qualsiasi trasgressione all'ordine. Firmato: Oberstint.
(Il Popolo di Aosta)
(Il Popolo di Aosta)
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