<Prologo>. Il 12 dicembre del 1924 sui giornali si discute sulla targa scritta in francese e posta sul monumento eretto in memoria al Soldato Valdostano proprio di fronte al Municipio di Aosta. La manifestazione, avvenuta circa due settimane prima alla presenza di Sua Maestà Reale il Duca di Aosta, ha avuto grande successo di pubblico. Alcuni però non trovano giusto che sia stata usata la lingua di Moliere per ricordare i morti valdostani, perciò, dietro a questa diatriba, giunge in redazione del Mont Blanc una lettera scritta da due militari valdostani dal titolo:
NOBILE PROTESTA DI DUE TENENTI VALDOSTANI -
Signor Direttore. E' con un amara sorpresa che noi leggiamo nei giornali di Aosta la discussione sull'epigrafe del monumento al Soldato Valdostano. Che sia permesso a due valdostani di pura razza, lontani dalle loro montagne di dire le loro parole a proposito.
Per la nostra bella patria l'Italia, alla quale sempre siamo pronti a donare la nostra vita!
Per il ricordo di tanti compagni d'arme, che nella lingua dei loro avi ci donarono l'ultimo addio!
Per le nostre tradizioni, per la nostra mamma che in francese ci ha insegnato le nostre prime preghiere!
Per tutto quello che ci è caro nella nostra Valle, noi speriamo, noi crediamo, siamo certi, che l'iscrizione al monumento del Soldato Valdostano sarà scolpita nella nostra lingua madre. In francese la nostra canzone Montagnes Valdotaines, in francese le nostre preghiere, in francese furono i nostri addii quando partimmo per la Grande Guerra! In francese il nostro ricordo a quelli che caddero! Con i nostri migliori auguri e saluti, noi gridiamo forte dall'alto di queste montagne: Viva la vecchia Valle d'Aosta e viva la nuova Italia!
Firmato: Mario Brivio di Aosta e Ferrein Joseph di Pre Saint-Didier.
Tenenti degli Alpini al Battaglione Vicenza. Tolmino. (Le Mont Blanc)
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