mercoledì 27 marzo 2013

L'anello perduto e la favola del barbone del Kansas


Il senzatetto restituisce il gioiello prezioso. E riguadagna la vita e la famiglia. Un anello di platino con diamante, il bicchiere di plastica di un mendicante, un gesto di disattenzione, uno di buon cuore. E, in pochi giorni, una vita che esce dai sacchi di rifiuti in cui - parole del protagonista - era finita e si trasforma in un film da far invidia a Frank Capra.

Sono passati meno di due mesi dal giorno in cui, era l'8 febbraio, una giovane signora bionda di Kansas City, estraendo dal portafogli delle monete per un senzatetto, fa scivolare inavvertitamente nel raccoglitore delle offerte un anello di fidanzamento. A fine giornata il 55enne barbone Billy Ray Harris (foto) lo trova e lo porta subito da un gioielliere a farlo valutare. L'istinto è quello di ricavarne un po' di soldi. Quattromila dollari, dice il negoziante. Troppi per Billy. Ci ripensa: quell'anello merita di essere restituito al legittimo proprietario. E così quando la signora Sarah Darling un paio di giorni dopo torna a cercarlo, incredula, lo ritrova.

Col marito Bill Krejci pensa allora di contattare la tv locale per condividere quella storia che per lei ha del «miracoloso», e infatti subito si diffonde sui media nazionali e internazionali. Dinanzi alle decine di persone che si fanno vive offrendosi di aiutare Billy, la coppia decide di mettere su un sito web cui indirizzare le donazioni. La raccolta si chiude tra 50 giorni, e ieri sera il contatore segnava già oltre 188 mila dollari. Ottomiladuecentocinquantadue offerte, la maggior parte delle quali in piccoli contributi da 50, 20 e dieci dollari (la media è 22,8), tutte accompagnate da messaggi di affetto e gratitudine per le onde di speranza che una piccola grande buona azione è stata in grado di generare. «All'inizio speravo di arrivare a 4.000 - racconta Sarah - che poi era la cifra offertagli per il gioiello».
E invece Billy adesso ha molto di più: una casa, un lavoretto come «roadie» (la persona che viaggia con una band e ne trasporta e sistema gli strumenti), e un nuovo amico, Bill, col quale esce a bersi una birra, a guardare le partite, o un film. Soprattutto, ha di nuovo una famiglia.
Dopo sedici anni trascorsi da fantasma le sorelle e il fratello temevano fosse morto. Almeno questa, hanno raccontato, era la voce che si era sparsa in Texas, dove alcuni degli Harris vivono, a ottocento chilometri da Kansas City. Poi la sorella più piccola, Robin, ha visto una foto sul giornale e non ha avuto dubbi: «L'ho riconosciuto subito, e automaticamente ho iniziato a urlare». Di lì sono cominciate le email, le telefonate, i pianti e le risate. E i progetti per una grande rimpatriata, quest'estate.
Anticipata - e come poteva essere altrimenti - dalla tv. Domenica Billy e i Krejci erano al «Today show», storico programma mattutino della Nbc, quando la presentatrice ha annunciato una sorpresa e ha fatto entrare Robin, Edwin, Elsie e Nellie: i cinque fratelli Harris si sono ritrovati di nuovo tutti insieme. Abbracci, lacrime, sorrisi, ma anche l'imbarazzo del tempo passato. Fuori onda ci sarà tempo per ritrovarsi e raccontarsi cosa è andato storto. E di certo rimettere insieme i fili sarà più difficile, a telecamere spente. Ma intanto grazie al gesto ispirato, come ha raccontato, dal nonno reverendo che l'ha cresciuto, Billy si è guadagnato un'altra chance e si gode la gita a New York, dove sono gli studi della Nbc. Ieri Bill ha pubblicato sul sito della raccolta fondi una foto di Billy avvolto nella bandiera americana, abbracciato a due artisti di strada con le maschere di Topolino e della Statua della libertà. «Ditemi se non ci sono più di 50 sottotesti in questa immagine», ha scritto. E come dargli torto? (Corriere della Sera online)

 

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