mercoledì 11 maggio 2011

Professione: Ospite televisivo

Ormai non ci salva più nessuno dalla loro presenza. Eccoli lì dunque i nuovi professionisti delle ospitate televisive, loro e sempre loro, come se la popolazione televisiva attendesse con trepidazione parole mai pronunciate, commenti altisonanti, pensieri profondi o verità inconfutabili. Il tutto, grazie -ma si può ringraziare?- alla cronaca nera, ai casi più trucidi che con ritmo quasi quotidiano scombussolano e inorridiscono l'Italia. E dal momento che c'è pure un buon "cachet" -leggasi compenso-, eccoli presenti nei salotti di Bruno Vespa a Porta a Porta e di Alessio Vinci a Matrix, ma anche nelle trasmissioni di intrattenimento pomeridiano e pure domenicale, diventate di fatto un panorama dell'orrore. Insomma, loro e sempre loro. Ma chi sono questi "stakanovisti" dell'apparizione, del commento "forbito" che poi "forbito" non è? Uno tra i più assidui è il "tenebroso" Paolo Crepet, psicologo, che a proposito del delitto di Melania Rea assicura che "è tipico delle donne non parlare in casa dei genitori dei problemi col marito". C'è poi la "severa" Simonetta Matone, magistrato, che sempre sul delitto di Melania sentenzia "che un marito farfallone non è detto che sia un omicida" -meno male che ce l'ha detto...- e poi c'è la "sexy" Roberta Bruzone", criminologa, che più realisticamente ammette "che essere un fedifrago non è certo un bel biglietto da visita quando la moglie viene trovata assassinata". E di questo pensiero è anche un'altra "bella", Marida Lombardo Pijola, scrittrice e giornalista, mentre il "barbuto" Francesco Bruno, criminologo, ospite anche lui fisso di programmi dell'orrore -si è addormentato in diretta come ci mostrò Striscia la Notizia- è quello del "Anna Franzoni è colpevole ma...". Come abbiamo visto, il "parterre" è ampio e i loro pensieri -che li avrebbe espressi tali e quali anche la sora Cesira di Vattelappesca!- finalmente ci hanno illuminato. Ma ce ne sono ancora tanti di professionisti delle ospitate che forse, per rispetto delle vittime -Samuele, Sarah, Yara, Melania tanto per fare alcuni nomi- è meglio non nominare. In troppi oggi campano sul sangue altrui...

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