lunedì 30 novembre 2009
TASSE NEL MONDO DORATO...
OCCHIO ALLE TRUFFE #14
BANCA AGRICOLA POPOLARE di RAGUSA:
Caro cliente, a causa degli ultimi cambiamenti nel ultimo periodo ci hanno costretti a bloccare il tuo conto per motivi di sicurezza. Per attivare il tuo account la preghiamo di seguire un semplice metodo di attivazione, hanno per rispondere alle domande di sicurezza. Si prega di attivare il tuo account entro 24 ore dalla ricezione di questo messaggio. Saluti.
(segue indirizzo telematico da digitare n.d.r.)
NON ATTIVARE UN BEL NIENTE!!!!!
INTESA SANPAOLO:
La password de la sua carta Flash è stata inserita più di tre volte per proteggere la sua carta abbiamo sospenso il acceso. Per recuperare il acceso, prego di ENTRARE e completare la pagina di attivazione. I migliori saluti Intesa SanPaolo 2009
NON ENTRARE E COMPLETARE NIENTE!!!!
BANCA di CREDITO COOPERATIVO Online:
Gentile cliente. Un nuovo documento di rendicontazione e a sua disposizione. Potre consultarlo e salvarlo sul suo PC entro un anno da oggi, vistando l'area Estratto conto e documentazione dei suoi Servizi via internet. Per l'assistenza ai Servizi via internet puo contattare il numero verde 800###.###, gratuito anche da cellulare.
Cordiali saluti Banca di Credito Cooperativo Online.
Questo e un messaggio automatico. Per disabilitare il servizio puo utilizzare la funzione Modifica abilitazioni. Copyright Banca di Credito Cooperativo S.p.A.
NON CONSULTARE NULLA!!!!
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Ecco qua i tre tipi di truffa portati alla luce. Il consiglio è sempre quello di non cadere nel tranello, perché le banche comunicano sempre con i loro clienti via posta ordinaria. Diffidare sempre dunque di queste mail e soprattutto, ricordatevi che sono sistemi per alleggerire (o prosciugare!) i vostri risparmi. Quindi?
CESTINARE! SONO TRUFFE!
NON RISPONDERE E NON DIGITARE NIENTE!
E MAGARI RIVOLGERSI ALLA POLIZIA POSTALE!!!!
domenica 29 novembre 2009
GEORGE HARRISON, 8 ANNI DOPO...

sabato 28 novembre 2009
21 DICEMBRE 2012: LA FINE DEL MONDO...

mercoledì 25 novembre 2009
MARRAZZO E LA GOGNA MEDIATICA

martedì 24 novembre 2009
CHI DI MUCCA FERISCE, DI MUCCA...
lunedì 23 novembre 2009
QUEL LINCIAGGIO CHE ARRIVERA'
(foto: Ben Karim Cerkaoui all'uscita dalla caserma)
venerdì 20 novembre 2009
MUSSOLINI: MACABRO MERCATO DEI SUOI RESTI?
L'anno 1957 addi trenta del mese di agosto nel Cimitero di S. Cassiano di Predappio sono presenti:
1) Sig.ra GUIDI Rachele ved. Mussolini di anni 65;
2) MOSCHI Romana fu Germano di anni 30 nipote della signora Guidi Rachele;
3) Padre Carlo da Milano, Cappuccino, al secolo Domenico VARISCHI
4) Prof. CATTABENI Caio Mario fu Guido di anni 46, ordinario di medicina legale;
5) Prof. CAZZANIGA Antonio fu Fulvio di anni 72 f.r. di medicina legale
6) Dott. AGNESINA Vincenzo, di anni 49 Ispettore Capo di P.S.
7) MESSINA Michele di anni 49, Maresciallo dei Carabinieri
L'Ispettore Generale Capo, dr. Agnesina -per mandato conferitogli dal Capo della Polizia in nome e per conto del Governo Italiano- consegna alla vedova Mussolini i resti della spoglia mortale del defunto suo marito Benito Mussolini racchiusi in una cassa di legno ed una di zingo.
Padre Carlo da Milano dichiara di essere stato richiesto nell'agosto 1946 dal defunto Cardinale Shuster che il suo ordine prendesse in consegna dall'allora Questore di Milano dr. Agnesina qui presente, i resti della spoglia mortale di Benito Mussolini e li custodisse in uno dei propri conventi in luogo sacro: che a seguito di esplicito consenso del Padre Provinciale dell'epoca fu dato mandato a Padre Mauro di Cornata d'Adda di provvedere in conformità alla richiesta dell'Eminentissimo Cardinale: per cui la cassa contenente tali resti, come risulta dai documenti in possesso dell'ordine, fu ricevuta e custodita, in data 25 agosto 1946, nella cappella del Convento di Cerro Maggiore, e quivi è rimasta fino alle ore 17 di ieri in quanto a tale ora -a seguito dell'ordine ricevuto dal Capo della Polizia- i predetti resti mortali furono prelevati dal dr. Agnesina e trasportati, scortati dallo stesso Padre Provinciale da Milano nel Convento di Musocco donde stamane, alle ore 6 sono stati nuovamente prelevati e trasportati dallo stesso Padre Carlo da Milano, in questo cimitero di S. Cassiano di Predappio, per la consegna ai familiari e conseguente definitiva tumulazione. A richiesta della vedova Mussolini vengono aperte le casse conteneti i resti mortali di cui trattasi per procedere al loro riconoscimento ad opera del pro. Cattabeni e del prof. Cazzaniga.
Il prof. Cattabeni -che procedette nel 1945 alla prima autopsia della salma di Benito Mussolini ed il prof. Cazzaniga che procedette nell'agosto 1946 al riconoscimento dei resti di tale salma (quando questa fu reperita dall'allora Questore di Milano nella Certosa di Pavia dove era stata occultata dopo il noto trafugamento dal Cimitero Musocco di Milano), -sulla base dei verbali originali di necroscopia esistenti presso l'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Milano n.7241 e n. 8357, procedono all'esame di Benito Mussolini per i seguenti caratteri di identificazione:
1) depressione fratturativa dell'intera regione parieto occipitale di sinistra;
2) frattura comminuta della regione orbitale di sinistra;
3) presenza nella cavità cranica di frammenti di tessuto e di tela a maglia già a suo tempo riconosciuti dall'aiutante necroscopo Sig. Losa (vedi verbale n.8357);
4) frattura della branca orizzontale destra della mandibola;
5) frattura comminuta della base del cranio;
6) completo distacco del piede sinistro;
7) distacco sub totale della mano destra;
8) zona iperostosica sulla faccia anteriore della tibia destra della lunghezza di 20 cm. (tibia sinistra indenne);
9) perdita di sostanza in forma di foro all'ala iliaca sinistra
(v.verbale n.8537)
Il prof. Cattabeni e Cazzaniga, concordemente, giudicano i sopradescritti reperti probativi della identità dei resti cadaverici di cui trattasi.
Il prof. Cattabeni consegna temporaneamente alla vedova Mussolini l'intero encefalo così come prelevato all'atto della necroscopia compiuta il 30 aprile 1945 e conservato in vaso di vetro presso l'Istituto di Medicina legale di Milano fino alla data odierna.
La vedova Mussolini prende atto ad ogni effetto delle dichiarazioni innanzi estese, ringrazia il Governo italiano per la determinazione adottata e prende in consegna per sé e per i suoi la spoglia mortale ed il cervello del suo defunto marito per dare essa regolare sepoltura nell'apposito sarcofago disposto in questo Cimitero di S. Cassiano di Predappio.
Dopo di che tutti gli intervenuti procedono alla sottoscrizione del presente verbale redatto in tre esemplari di cui uno viene consegnato alla vedova Mussolini, uno al prof. Cattabeni perché sia custodito negli atti dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Milano, ed il terzo al dr. Agnesina per essere rimesso al Capo della Polizia in carica dott. G. Carcaterra.
Perché consti ad ogni effetto:
(seguono le firme degli intervenuti prima descritti).
(foto: piazzale Loreto)
ANGELO IZZO E DONATELLA PAPI: UN MATRIMONIO CHE S'HA DA FARE?

EMANUELA ORLANDI: LA SVOLTA?

giovedì 19 novembre 2009
VOGLIO ESSERE BELEN!

mercoledì 18 novembre 2009
MORIRE PER LAPIDAZIONE NEL XXIesimo SECOLO

lunedì 16 novembre 2009
LA TRISTE STORIA DI OREO

sabato 14 novembre 2009
STIPENDI GIOCATORI: SCHIAFFO ALLA MISERIA

I conti tornano...
venerdì 13 novembre 2009
I MISTERI DEL MOSTRO DI FIRENZE

giovedì 12 novembre 2009
COSI' SI MUORE AD ALBA ADRIATICA...
mercoledì 11 novembre 2009
VADEMECUM PER LE FORZE DELL'ORDINE
1)"Non far togliere il velo alle musulmane per foto da opporre su documenti".
2) "Non rimanere soli -negli uffici?- con una donna musulmana velata se siete un agente maschio, soprattutto se questa è accompagnata dal marito".
3) "Per le impronte, fare tenere le dita della donna solo da un agente donna".
4) "Quando si presentano -in Questura?- marito e moglie, l'agente deve rivolgersi sempre all'uomo anche se la pratica è della donna".
5) "Quando c'è una coppia, non è educato -per l'agente?- guardare la donna in faccia se non per l'identificazione e la corrispondenza alla foto, e comunque, mai negli occhi".
6) "Se c'è il marito, non bisogna stupirsi se la donna non risponde alle domande -dell'agente?- ed è l'uomo che l'accompagna a dare le informazioni".
7) "Non fare passare una donna velata prima di voi se siete agenti uomini".
8) "Durante il mese del ramadan, viene presa come un offesa se si offre cibo o da bere durante il giorno."
Ma il punto che fa scaldare la platea e il numero successivo.
9): "Quando vengono effettuati dei controlli a domicilio, se non per reati gravi e o contro la sicurezza che richiedono l'irruzione, evitare di entrare in casa di una famiglia musulmana se ad aprire la porta è una donna velata in assenza del marito".
Altro consiglio è nel saluto: "non porgere mai la mano ad una donna musulmana" -perché la può toccare solo il marito- e infine, le differenze nel linguaggio non verbale, dove il primo dei gesti elencati, quello cioè di accarezzarsi il mento che nel gergo italiano significa "che noia", nel mondo arabo invece vuol dire "mi vendicherò". Integrazione dunque, che secondo la presidente dell'Associazione Donne Straniere dovrebbe avvenire "secondo la loro cultura" e non attraverso quella del Paese ospitante. Nel frattempo, i delinquenti italiani in fase d'arresto si stanno attrezzando: ogni volta che suona il campanello di casa, mandano sempre la moglie ad aprire la porta, dopo averle fatto mettere velocemente un velo sul viso...
lunedì 9 novembre 2009
CHI HA UCCISO SIMONETTA CESARONI?

giovedì 5 novembre 2009
CHI HA PAURA DEL CROCIFISSO?

lunedì 2 novembre 2009
UNA CITTA' ABUSIVA DA ABBATTERE...

(foto: abbattimento casa abusiva a Afragola nell'ottobre scorso)
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