mercoledì 18 novembre 2009

MORIRE PER LAPIDAZIONE NEL XXIesimo SECOLO

Il nome non è stato divulgato, l'età si: 20 anni. Noi la chiameremo... Samira, per ridarle dignità. Samira era madre di un bambino nato da pochi mesi. Samira non c'è più, uccisa tramite lapidazione a Wajid, un piccolo centro della Somalia confinante con l'Etiopia, e controllato dagli shebab, gli estremisti islamici. La sua colpa? Adulterio. La notizia di questo barbaro assassinio "legalizzato" è stato diffuso da Ibrahim Abdirahman, uno dei giudici che ha emesso la sentenza di morte della giovane. La meticolosità del barbaro rito è sorprendente. Il giorno prima dell'esecuzione, in uno spiazzo terroso è stata scavata una buca profonda circa un metro, ed è qui che Samira, mani e piedi legati, è stata calata. Per non farla muovere poi, la buca è stata riempita nuovamente di terra, tanto da lasciare scoperta la giovane dal petto in su. Per il paese era festa, perché oltre 200 persone urlanti e acclamanti hanno assistito all'evento. Le lacrime di Samira non hanno impietosito giudici né carnefici, ovvero tutti coloro che all'ordine impartito hanno cominciato a lanciare sassi sulla giovane, pietre che una dopo l'altra hanno maciullato la testa della giovane, morta dopo una lunga e atroce agonia. "Gridava, mentre il sangue le schizzava dalla testa ad ogni colpo di pietra, poi, dopo una decina di minuti non si è più mossa" ha raccontato con fredda dovizia di particolari un testimone ai giornalisti della Bbc. Unico gesto di... pietà, concesso a Samira, farle partorire il bambino che aveva in grembo, frutto dell'adulterio. Per l'uomo, 29 anni, scapolo e padre dunque del neonato, 100 frustate. La Corte islamica del resto non va tanto per il sottile. Lo scorso anno infatti, una ragazzina di appena 13 anni, condannata a morte anche lei per adulterio -quindi già sposata...- è stata massacrata a colpi di pietra nella cittadina della Somalia meridionale di Kismayo, anche se la difesa, portata avanti da Associazioni dei Diritti umani, sostenne fin dall'inizio che la giovane fu invece vittima di una violenza sessuale. Anche per lei, però, non ci fu niente da fare. Il Medioevo non è ancora terminato a certe latitudini... (foto di repertorio: lapidazione di una giovane in Iran)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Certamente, se invece di sfruttare
L'Africa come ormai avviene da
centinaia d'anni, il Mondo intero
si fermasse e Meditasse su' cio'
che ancora sta' accadendo, forse
dico forse, si accorgerebbe che
c'e' qualche cosa che non quadra.
Ma siccome ognuno tira l'acqua al suo Mulino,ecco che Samira viene lapidata atrocemente e la gente fa' festa. Ditemi voi dove sta' la GIUSTIZIA E SE VERAMENTE ESISTE.