giovedì 27 marzo 2008

AMANDA E RAFFAELE: LI HO RICOSCIUTI

E' il momento della verità di Rudy Guede, (foto) l'ivoriano accusato "assieme ad altri" dell'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia. Nell'interrogatorio di ieri svoltosi in carcere, Guede ha raccontato diversi particolari avvenuti in quella casa di via della Pergola, particolari che potrebbero dare una svolta decisiva alla conclusione delle indagini. Se nella sua prima versione dei fatti raccontati al gip il sette dicembre scorso, tutto era avvolto in una nube di incertezze, questa volta l'ivoriano non ha avuto tentennamenti: Amanda Knox e Raffaele Sollecito erano a casa della vittima la sera dell'omicidio, specificando che Amanda era sulla porta mentre Raffaele aveva una cuffia in testa e un coltello in mano. Si ritorna al "trio" dunque, anche se tutto ciò dovrà essere provato. Hermann Rudy Guede, si sarebbe deciso "a parlare" in seguito agli ultimi sviluppi delle indagini, in cui lui, secondo gli avvocati difensori degli altri due imputati, veniva ormai più o meno indicato come l'unico e più probabile autore del delitto. Per questo motivo, messi da parte i molti "non ricordo", sarebbe passato all'attacco, dichiarando pure di riconoscere in Raffaele il giovane che aveva visto quella sera di sfuggita, e nella voce della ragazza, quella di Amanda. Un altra "verità" in mano agli inquirenti dunque, un altro tassello di supposizioni che dovranno essere accertate prima di passare alla fase processuale, dove l'unica cosa certa, per ora, è la morte assurda della giovane studentessa Meredith Kercher. (Gericus)

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