domenica 2 agosto 2009
IL REBUS DELLA CRISI: C'E' O NON C'E'?
AOSTA - C'è crisi. La crisi ha messo in ginocchio l'economia. Calano gli acquisti, la gente non spende. Alberghi ancora vuoti, crisi nel settore. Titoli che ormai da un po' di tempo occupano le prime pagine di tutti i giornali. Eppure qualcosa non quadra, e non so se dipenda dai media che calcano un po' troppo la mano, o dall'incoscienza degli italiani, che come su un Titanic che affonda, aspettano che l'acqua dell'oceano li sommerga sorseggiando nel frattempo uno dei più costosi champagne del bar di bordo. E il motivo è presto ben detto. Ma dove sta la crisi se nei sempre affollatissimi supermarket valdostani vedo uscire gente con i carrelli colmi di ogni ben di dio? Ma quale mancanza di liquidità, se sempre più auto nuove -e costose- si vedono in giro? E sulla mia lunghezza d'onda c'è anche "Il Giornale", che titola in prima pagina -domenica 2 agosto- "La crisi va in vacanza", aggiungendo poi di quella "fila di auto lunga 30 chilometri sul Passante di Mestre", dovuta non a lavori in corso, bensì ad un affluenza fuori da qualsiasi logica. 8 milioni di auto in movimento in questo week-end, con un 117% in più di turisti sulla Riviera di Levante, 99% di presenze in più in Puglia, il 51% in più sulla Costiera Amalfitana e un 28% in più in Sicilia. La crisi dunque "fa bene", poiché oltre alle autostrade, si registra 1 milione di persone che si sono spostate con il treno, mentre per arginare il flusso agli aeroporti, ai check-in dell'Alitalia, anche i manager dell'azienda stessa sono scesi in campo per dare manforte agli addetti al servizio. Crisi dunque? TG5 di oggi parla -e mostra- di una Milano deserta, così come Roma e altre città della Penisola. Secondi certi dati infine, il 76% degli italiani partirà quest'estate per le sospirate vacanze, percentuali insperate, cifre che ricordano gli anni del "boom" economico a cavallo degli anni Sessanta. Ma questa crisi c'è e aspettiamo tutti insieme, come in una pazzia collettiva, che si precipiti nel baratro, oppure dobbiamo credere che il peggio è passato e non ce ne siamo accorti? In ultima analisi, non è che la crisi la sento solo io?...
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