mercoledì 12 agosto 2009
IL MEDIOEVO DEL XXIesimo SECOLO (2)
La tenebra più assoluta, sia morale che culturale. Succede lontano da noi, ma fatti simili indignano, offendono tutto il genere umano. Il Medioevo -ma era poi così tanto tragico questo periodo?- esiste ancora in certe zone geografiche, in questo "mondo globale" dove tutto viene alla luce, come l'assassinio di una giovane commesso per "difendere l'onore della famiglia". Aveva 16 anni questa ragazza che noi chiameremo Halina, e il suo "grave affronto", era stata una violenza carnale messa in atto da due suoi cugini. Era rimasta anche incinta la giovane, e due mesi fa aveva dato alla luce un bambino, con l'assenso e il sostegno dei genitori. Nel dolore dello stupro, tutto sembrava aggiustarsi, sennonché lo zio della giovane, venuto a conoscenza di questa violenza solo alcuni giorni fa, sentiva il tutto come un affronto, una macchia per tutta la famiglia, parenti compresi. La decisione è stata unica e senza appello: pistola in pugno, l'uomo -o meglio, il demente- è entrato in casa della nipote dirigendosi in camera della ragazza e davanti agli occhi del padre, le ha sparato nove colpi mentre la giovane dormiva. L'uomo adesso è in carcere, dove vi resterà quindici giorni in attesa che il giudice formalizzi le accuse nei suoi confronti. Con lui, anche i due cugini violentatori. Per i tre delinquenti, pur se condannati -e questo è facile che non accada-, la pena sarà minima. Succede in Giordania, Paese dove, secondo l'Human Rights Watch, almeno il 50% delle donne è vittima di violenza domestica e dove vengono commessi in media 15/20 delitti d'onore, la cui pena per i resaponsabili può variare da un minimo di 3 mesi ad un massimo di un anno di galera. Uccidere mogli, madri, sorelle, figlie perché ritenute "sfrontate" o vittime di violenze sessuali -come se fosse colpa loro- è una storia che si ripete in continuità nella modernissima Amman ed altrettanto nelle zone interne del Paese. Succede oggi, nel 2000, nel Medioevo di certe latitudini...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento