giovedì 23 luglio 2009

C'ERA UNA VOLTA VIA VENETO...

Il "Café de Paris" di Roma, in via Veneto al numero 90, me lo ricordo bene. Le sue colazioni -anche se care!- erano squisite. In quel lontano 1967, suonando al Piper di via Tagliamento, ero alloggiato alla "Pensione Adua" di via Marche, strada parallela a via Veneto e per l'appunto, situata proprio all'altezza del "Café de Paris". I suoi fasti, nati negli anni '50 erano ancora vivi, come viva era l'immagine di quella via, che salendo da piazza Barberini arrivava fino a Porta Pinciana. La sera, quando le luci si accendevano e il tramonto che solo Roma può vantare colorava ormai gli ultimi tetti capitolini, ecco che via Veneto prendeva vita. Nel dehors del "Café de Paris", sempre pieno di turisti e celebri personaggi, non era raro incontrare attori e attrici internazionali, contornati da uno stuolo di 'paparazzi' in cerca di 'scatti' proibiti. Roma era tutta lì, in quella strada diventata l'emblema di una città, di un Italia che cambiava, e noi, giovani ventenni, frequentando quella via, assaporavamo il magico sapore del "vivere il momento". La stoccata che recentemente è arrivata è di quelle che fanno male: "Sequestro da parte della Guardia di Finanza del celebre Café de Paris caduto in mano alla 'ndrangheta". Non c'è più speranza. Si è chiuso inesorabilmente il ciclo della 'Dolce vita', e di quella via, che per molti lustri, ha rappresentato l'ombelico del mondo...

1 commento:

pietro ha detto...

Via Veneto.
La calura estiva non ha scoraggiato le decine di ragazze straniere, che hanno lasciato la via salaria per prostituirsi tra i tavolini dei bar cari alla " dolce vita".
I locali storici, night, sono rimasti soli ad affrontare le regolarità amministrative mentre i clienti a pochi soldi ottenevano la compagnia.
Ma è VIA VENETO....