lunedì 23 marzo 2009
LETAME PER ANTIPASTO AL CAMBIO...
TORINO - Un intrusione, una rappresaglia. Ma verso chi? E soprattutto, a nome di chi? Certo, ci fosse stato il conte Camillo Benso di Cavour seduto al suo tavolo preferito al Ristorante del Cambio, le cose non sarebbero andate così. Così come? Beh, con quelle manciate di letame profuso a piene mani, e non in senso metaforico, ma reale. Mi immagino la scena, e non so se... mettermi a ridere o a riflettere pensieroso. Fatto sta che l'appetito sicuramente è passato a quei pochi avventori che verso le 20,45 di ieri sera sedevano tra stucchi e ori in uno dei più rinomati ristoranti piemontesi, se non d'Italia. Camerieri in altissima uniforme, aria ovattata e lampadari d'epoca con luce soffusa. Quale miglior posto per trascorrere una serata "da ricordare"? Tutto lasciava presupporre che lo chef Riccardo Ferrero avrebbe fatto sollazzare le papille gustative di ricchi gourmet, se non fosse stato per quella scampanellata improvvisa. Il tempo di aprire le lussuose porte che danno su piazza Carignano, poi, l'incubo prende corpo. Cinque giovani 'di nero vestito' e con tanto di passamontagna entrano spavaldi al grido "Anche i ricchi non dovranno mangiare! Sciopero della fame anche per voi!". Fosse stato Carnevale sarebbe stato eccezionale come scherzo, ma carnevale, per dio, è finito da tempo, quindi che sarà mai questa intrusione? L'odore sgradevole che nel frattempo invadeva le sale proveniente da quei secchi che i giovani tenevano in mano poi non era per niente di buon auspicio, e la risposta è arrivata subito: manciate di sterco per tutti, tirate a go go in lungo e largo, sopra le tovaglie di lino pregiato, sugli abiti sartoriali dei clienti, sui tavoli con pietanze già pronte alla forchetta, sui lampadari e in alcuni casi, anche sui volti degli attoniti buongustai. Quando la sala sembrava un porcile, via di corsa, al grido minaccioso di "Adesso mangiate, se avete stomaco". Motivazioni di questo gesto? Sembra per appoggiare la protesta degli immigrati clandestini nei centri di identificazione e espulsione. Mah, non so cosa leghi questi due estremi, come altrettanto no so cosa leghi il letame alle "terrine di fegato d'anatra con pesche tardive di Leonforte", le "penne rigate di Gragnano con salsicce" o al limite, "lo stinco di vitello con salsa al rosmarino". Il tutto, annaffiato dai più bei nomi d'annata dei vini piemontesi oltre che dal meglio delle vigne d'Italia e Francia. Onestamente, non so se continuare a ridere -mi immagino la scena!- oppure sedermi pensieroso e riflettere sul gesto... non so... (Gericus)
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1 commento:
siccome non leggo più nulla in questo blog sui rumeni, mi sento in dovere di aggiornare:
http://www.youtube.com/watch?v=UZ7RexuV4Cg
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