sabato 9 maggio 2009

SANREMO: NEMMENO I CANI MUOIONO COSI'

SANREMO - E' morto nella più totale indifferenza Bruno Fazzini, l'ex panettiere sanremese di 47 anni, rinvenuto sanguinante sul pianerottolo di casa dopo una rovinosa caduta sulle scale. Morire nel deserto della città dunque, tra profumi di cibi etnici e parole incomprensibili, in una palazzina di tre piani situata nel vecchio centro di Sanremo e occupata ormai in buona parte da stranieri filippini, "una decina per piano", come aggiungono le cronache locali. Verso le undici di sera di giovedì scorso, Bruno Fazzini, sicuramente alticcio, saliva a fatica la rampa delle scale quando improvvisamente, secondo la ricostruzione della polizia, cadeva all'indietro battendo violentemente la testa. In una posizione scomposta, giù all'inizio della rampa, Fazzini sarebbe rimasto in coma profondo per circa dieci ore. In molti tra i residenti di quel 'vespaio' lo hanno visto, e avranno notato anche una pozza di sangue sul pavimento, ma nonostante ciò, nessuno ha fatto niente, e scavalcando addirittura quel corpo agonizzante, ha tirato lungo per la propria strada, pensando -vigliaccamente- al solito ubriaco che dorme. Nessun buon samaritano dunque per Bruno Fazzini, se non l'ex compagna, che la mattina dopo, allarmata dall'insolito silenzio, si è recata a casa dell'uomo, trovandolo -ormai troppo tardi- ancora riverso sulle scale. Trasportato all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in condizioni disperate, Bruno Fazzini è morto nella tarda serata di venerdì per la frattura della base cranica e per il lunghissimo mancato soccorso. Si muore anche così nella 'televisiva' Sanremo, la cosiddetta città dei fiori...

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