venerdì 8 maggio 2009

ITALIA, VENTRE MOLLE D'EUROPA

Io ritengo che ci sia un disegno vero e proprio da parte delle altre nazioni europee, nell'accusare l'Italia di razzismo. E mi spiego. Siamo razzisti se -finalmente!- prendiamo iniziative contro la delinquenza straniera, lo siamo se tentiamo di fare un anagrafe dei bambini rom e siamo razzisti ancora se decidiamo di rispedire al mittente i barconi carichi di profughi. Decretare poi che un clandestino in attesa di riconoscimento rimanga nei Cie. (centri di identificazione ed espulsione) per 2/6 mesi come dovrebbe avvenire in Italia è addirittura, -per certe nazioni belle- da xenofobi fascisti. Orbene, guardiamo dunque cosa legifera il Parlamento europeo in merito, estrapolando la normativa dalla Gazzetta ufficiale: "I clandestini possono essere trattenuti nei centri di identificazione per un periodo fino a sei mesi. Per altri 12 mesi in casi particolari". Così ha deciso la Commissione di Bruxelles, -e confermato dal Parlamento di Strasburgo- e la direttiva è la numero 115 del 2008, in vigore perciò da cinque mesi su tutto il territorio dei 27 Stati dell'Unione, che la dovranno recepire. E arriviamo al dunque: perché tanto baccano dunque se il governo italiano vuole estende la permanenza del clandestino nei Cie fino a sei mesi, quando la Germania ne prevede già 6 oltre ad altri 12 per un totale di 18? Su questa stessa linea c'è anche Malta, con la "democratissima" Spagna che si ferma a 12. Da notare poi che Malta ha a più riprese vietato l'attracco nei suoi porti a "carrette del mare" e nessuno si è sognato di darle della "razzista" per questo comportamento, salvo poi vedere la nostra Marina Militare correre in soccorso e trainare questi disperati in casa nostra. L'immigrazione è un problema umano, certo, al quale non si può rimanere indifferenti, anche se però, bisogna ammetterlo, non ci può essere altra soluzione se non quella di dare un segnale forte affinché questa gente sappia, che una volta arrivata sulle nostre spiagge, non trova l'Eldorado sognato, ma un biglietto per il ritorno a casa. Per concludere? Torna comodo ai Paesi europei tacciarci di razzismo, poiché grazie a questo, noi, per dimostrare il contrario, raccattiamo tutti i diseredati del Mediterraneo e ce li prendiamo in casa nostra, senza pensare che è proprio questo ciò che vogliono i nostri partner europei. Declamano umanità e accoglienza, certo, ma fuori dai loro confini, in Italia, appunto, ventre molle d'Europa.

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