sabato 16 maggio 2009
ARIA E CITTA' DA SBALLO...
Mi ricordo di un amico, che al ritorno da una lunga vacanza in Spagna, più precisamente a Barcellona, mi raccontava di quanto benessere trovasse passeggiando per la Rambla, quasi un senso di euforia, che continuava a provare anche ritornato in Patria. Certo, Barcellona e la sua gente danno allegria, e poi, le spagnole... Ora invece capisco appieno quelle sensazioni provate dal mio amico, e le ragioni arrivano addirittura da uno studio effettuato dal Csic spagnolo, l'equivalente del nostro Cnr (Consiglio nazionale di ricerca): L'aria di Barcellona e Madrid è inquinata dalla cocaina. E lo spiega ancora meglio: Nei test effettuati, i residui di polvere bianca finiti nelle fogne equivalgono a 70mila dosi giornaliere. E andando nello specifico, da questi esami risulta che nell'aria delle due metropoli spagnole, fluttuano alla stregua del polline, ben 17 composti appartenenti a cinque droghe: cocaina, anfetamina, oppiacei, cannabinoidi e acido lisergico (Lsd). Ma come siamo riusciti ad individuare questi composti? Semplice, attraverso delle normali centraline per il rilevamento dello smog sistemate in diversi punti delle due città, dove grazie a particolari filtri, si è scoperto così che nell'aria di Barcellona viaggia una media di 210 picogrammi di cocaina (un pgr corrisponde ad un miliardesimo di milligrammo), una quantità che arriva addirittura a quadruplicarsi nei week-end. A Madrid invece siamo come media sui 480 picogrammi, con una forte presenza rilevata dalle centraline anche di 143 pgr di eroina. Come mai questo? La risposta, secondo gli esperti, deriva dal fatto che nella capitale spagnola questa droga si fuma, mentre a Barcellona si tende ad usarla tramite vena. Siamo tutti 'dopati' quindi? C'è poco da scherzare, perché da recenti studi eseguiti anche in Italia poco tempo fa, si scoprì che dall'analisi delle acque fognarie di Milano, un milanese su 100 fa uso di cocaina, mentre a Roma, in uno studio del 2007, risultò una concentrazione di cocaina nell'aria pari a 100 micogrammi. E a Londra? Due anni fa si scoprì che nel 99,9% delle banconote -vale a dire quasi la totalità!- vi erano presenti tracce di cocaina. Per concludere? Il mio amico, che non ha mai fumato in vita sua una sigaretta di monopolio e che le droghe non sa neppure cosa siano, è un eterno turista di queste città, dove l'aria, a sentir lui, ha il potere afrodisiaco...
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