lunedì 25 maggio 2009

IL MISTERO DI LOLITA...

E' osceno assistere a quello che sta succedendo in questi giorni a livello politico, poiché l'Italia, da un po' di tempo, sta vivendo di gossip parlamentare. Il tutto, volto nel pruriginoso mistero se un maturo presidente si sia fatto una verginella 18enne. Dove non c'è una base di serietà politica arriva il gossip, sul quale si sono buttate anche le testate straniere, con fraintendimenti linguistici e rettifiche con tanto di scuse, magari espresse con risarcimento danni per la parte chiamata erroneamente in causa. Quello però che più disgusta, è che su questa storia di sesso -falsa o reale che sia-, ci si sono buttati a capofitto gli esponenti politici dell'opposizione, nella speranza -visto come sono andate le cose alle ultime elezioni di governo- di poter riacciuffare il comando grazie ad alcuni peli di 'bernarda' persi in qualche alcova da 'mille e una notte'. Al di là del fatto che ognuno, nella sfera privata è libero di fare ciò che vuole, non vedo perché tutto questo debba creare una crisi istituzionale, interrogazioni in Parlamento e richieste di dimissioni, in special modo richieste da un Dario Franceschini che di questo gossip ne ha fatto un suo cavallo di battaglia. Perché dunque, dare certezza ad un fatto che "certo non è"? Perché combattere l'uomo e non scontrarsi invece su tematiche politiche e programmi? Non so in che Italia viviamo, ma sono sicuro che certamente non è quella del popolo, quell'Italia che di politica così ne ha le tasche piene, di quell'Italia ben lontana da personaggi politici di sinistra che una volta, pur all'opposizione, mai si sarebbero sognati di cercare lo scandalo per salire al potere. Ve lo immaginate un Enrico Berlinguer, per esempio, andare nelle piazze italiane e dire "eh no, non si scopano le diciottenni, pertanto il nostro presidente del Consiglio - chissà, magari poteva essere a quei tempi un Andreotti- deve venire in aula a spiegarcelo cosa è successo sotto le lenzuola quella sera dell'ultimo dell'anno". Ridicolo, come ridicoli sono gli articoli apparsi su Repubblica, Corriere della Sera e altre testate ancora, dove si è sparato tutto il marcio inimmaginabile, dalla possibilità -in prima istanza- che la 18enne in questione possa essere stata una figlia nata da una relazione con la madre della stessa, e infine, una delle tante bambolotte che finiscono nel letto dei potenti nella speranza di afferrare il successo nella vita. Eccola qui dunque la "nostra Italia", al bivio di una crisi istituzionale a causa di un mistero che invece dovrebbe trovare spazio esclusivamente su una rivista 'gossipara', se non fosse che anche in politica -nell'opposizione in questo caso- si fa oro di un antico e volgare detto, che aggiustato alla bisogna, recita che "tira più un pelo di gnocca che milioni di voti persi"...

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