MILANO - Oltre che il paese del Bengodi, per i delinquenti stranieri l'Italia deve rappresentare anche un nazione popolata da stupidi. Non si spiega altrimenti il gesto che ha fatto finire in galera un romeno, indicato, secondo i primi accertamenti, come autore dell'omicidio del gioielliere romano Francesco Lenzi, 56 anni, avvenuto nella sua villetta il 26 novembre scorso. Quel giorno infatti, fu la domestica -colpita pure lei alla testa, legata e imbavagliata- a dare l'allarme una volta liberatasi, raccontando che gli assalitori erano due, e che picchiarono il gioielliere fino alla morte per farsi rivelare dove fossero i gioielli. Arraffata poi una borsa con dentro i preziosi per un valore di 700 mila euro, i due abbandonarono la casa lasciando un morto incaprettato con del filo di ferro e la donna. Uno dei due delinquenti, tale Radu Ion Iancu, 26 anni, pensando di farla franca, salì sul primo treno preso alla stazione Termini, un Eurostar diretto a Milano, portando con sé la valigetta nera. Il fumo è un brutto vizio, tanto che dopo diversi chilometri di "astinenza", quando il treno si ferma alla stazione di Bologna il romeno scende per farsi "una fumata". Col fumo nei polmoni, tutto sembra così lontano, sangue, fuga, "chi vuoi che mi prende"... Pensieri mentre il treno se ne va e lui, improvvisamente, se lo vede sfilare sotto il naso, con la valigetta lasciata nello scompartimento. Ma dal momento che l'Italia è un paese di stupidi, ecco l'idea: avvisa i funzionari della stazione di Bologna del fatto, i quali trasmettono immediatamente il resoconto ai colleghi di Milano, cioè della prossima stazione di fine corsa. Il romeno a questo punto, tranquillizzato come un qualsiasi turista in gita di piacere, appena arriva a Milano col treno successivo, si reca all'ufficio degli oggetti smarriti per ritirare la borsa. E qui trova la sorpresa. Gli "stupidi" italiani non sono poi così tanto allocchi, poiché una volta ritirata dal treno, la borsa -come vuole la prassi-, è stata controllata dalla polizia, e così, visto il contenuto, non c'è voluto molto a collegarlo con l'omicidio di Roma. Non è dato sapere se l'agente, una volta acciuffato il tipo, abbia detto "Romeno? piacere di conoscerti", -come da recente campagna pubblicitaria- anche se di certo ci sono state le manette che hanno stretto i polsi dell'individuo. Secondo la polizia, anche la "vacanza italiana" del compare omicida sembra che abbia le ore contate... (Gericus)
[foto: la villetta dell'omicidio]
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