lunedì 24 novembre 2008

IL CREPUSCOLO DEI CRITICI...

Lo abbiamo sempre sostenuto: che ben venga la critica quando è costruttiva. "Critica: Facoltà di giudicare e valutare, così da poter prendere una posizione intellettuale o morale selettiva in relazione a un determinato oggetto" recita il dizionario . Orbene, nell'articolo a firma di Alessandra Comazzi uscito sulla Stampa di oggi, lunedì 22 novembre, non mi sembra che la critica abbia apportato grande beneficio all'utente televisivo né l'abbia esortato ad una scelta culturalmente e qualitativamente migliore. E mi spiego: "Crepuscolo dei pippisauri". Con questo titolo si porta a conoscenza la gente che l'epoca delle trasmissioni tipo quelle condotte da Pippo Baudo è finita. E' finita perché un Baudo -secondo la Comazzi roba da Giurassico- è studio per paleontologi, quindi lontano nel tempo e dai gusti televisivi della popolazione del Terzo Millennio. Tutto ciò potrebbe -magari con altre parole-, essere utile per far capire al telespettatore che è giunto il momento di cambiare gusti, ovvero orientarci su canali che offrono programmi più... intelligenti. Ma il bello -in questo caso forse è meglio dire "il brutto"- arriva quando, dopo aver affossato Pippo Baudo attraverso "una disfatta subita", chi mi porta a paragone con toni trionfalistici la 'nostra' Comazzi? Nientemeno che una delle trasmissioni più "trash" di tutti i palinsesti: "C'è posta per te" della Maria De Filippi. Va bene che "se deve pure magnà", ma esultare per questa vittoria -che poi è come quella di Pirro...- vuol dire consegnare il "trash" agli onori della cronaca, all'Olimpo dei programmi, e allora tutto ciò non quadra. Da anni schiavi dell'Auditel, ovvero di quel sistema di rilevamento televisivo del gradimento popolare di un programma e guarda un po', inventato dai pubblicitari per piazzare i loro 'commercial', oggi dunque esaltiamo un programma proprio per quei dati. Ma partendo dal presupposto che "cultura e intrattenimento di massa" non saranno mai compatibili, è logico che la prima soccombe, proprio grazie all'Auditel. "12% lo share di 'Serata d'Onore' di Pippo Baudo e 31% quello della De Filippi con 'C'è Posta per Te'" esulta la 'nostra' Alessandra Comazzi, rimarcando poi che "non v'è chi non veda l'enormità del divario". Certo che lo notiamo questo divario, ed è deprimente, culturalmente inaccettabile e offensivo per la nostra società, perché programmi come "C'è posta per te", "Amici", Isole, Talpe, Case, Fattorie ed affini, andrebbero banditi dalla televisione, altro che esaltarli per lo share più alto. Troppo facile ipnotizzare la gente col trash, col gossip, col sapere se Belen Rodriguez ha fatto cornuto si o no Marco Borriello e per sciogliersi poi in lacrime davanti a qualcuno che dopo anni ritrova un parente lontano. E' televisione tutto ciò? E' televisione creare "tronisti" e migliaia di starlette che vivacchiano il primo su un trono -di che cosa?- e le seconde nelle alcove dei calciatori? Mah, a questo punto non so se tra 'Giurassico' e Terzo MIllennio, il 'Pippisauro' sia il male maggiore... (Gericus)
[foto tratta da La Stampa: Pippo Baudo e Maria De Filippi]

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