
Folla immensa, oltre 50 mila oggetti esposti -dal piccolo cucchiaio in legno alle opere da oltre 2 milioni- 1200 partecipanti e con un giro di affari di mezzo miliardo (60 milioni diretti e il resto frutto dell'indotto), questi i primi dati della 981esima Fiera di Sant'Orso. Una pagina di storia valdostana che non ha confronti e che ha attirato turisti italiani, svizzeri, francesi e anche giapponesi. Questi i premiati. Sculture:
Dorino Ouvriere di Cogne. Ferro Battuto:
Antonio Martin di Pont Saint Martin. Pietra Ollare:
Gino Daguin di Hone. Per i Mobili:
Marco Marconi di Aosta. Oggetti Agricoli:
Livio Charbonnier di Aosta. (
La Stampa)
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