sabato 4 giugno 2011
La puzza del calcio spazzatura
Sedativo nel tè dei compagni per perdere, e poi soldi. Puzza di nuovo il mondo del calcio, e come a Napoli, la spazzatura copre valori e dignità sportiva. Nomi grossi e importanti si fanno, ma partendo dal presupposto che fino a che non saranno confermate le loro colpe vanno considerati innocenti, i personaggi indagati sono Beppe Signori, ex goleador degli anni passati, Marco Paoloni ex portiere della Cremonese che "offriva tè" agli ignari compagni, Cristiano Doni, bomber dell'Atalanta, Stefano Bettarini, altro ex giocatore e altrettanto ex come marito di Simona Ventura. Che dire di questi "bamboccioni" strapagati e mai diventati uomini? Che l'ingordigia non ha limiti: vita da nababbi, conti bancari da imprenditori, donne, vetrine televisive... Volevano di più, il brivido del gioco proibito alle spalle delle proprie società e dei propri sostenitori. Il peggior gesto che uno sportivo può fare ai suoi tifosi: prendere i soldi per far perdere la propria squadra. In questo carosello del malaffare, cinque sono le squadre che rischiano e circa una cinquantina le persone coinvolte, con possibilità di retrocessioni e ricomposizioni dei campionati. La moralità nel calcio ha sempre vacillato, e se pensavamo che la passata "calciopoli" fosse stata solo un incidente di percorso, beh, sbagliavamo alla grande. Il calcio è malato, malato grave e la patologia è dovuta ad un fiume di denaro che gira incontrollato e incontrollabile. Già il presidente Joseph Blatter, rieletto in questi giorni per la quarta volta alla guida della FIFA si prende 700mila euro all'anno (fonte La Stampa), mentre tra i calciatori c'è chi ha contratti da un milione di euro al mese. Cosa fare dunque? Azzerare stipendi da sceicchi e riportare "sulla terra" questi personaggi grazie a stipendi alla portata della vita reale. E' l'unico sistema per ritrovare lo sport e i suoi rappresentanti, smarritisi in questi ultimi tempi tra "veline, auto di lusso e paradisi fiscali"...
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