giovedì 9 giugno 2011

Davide, morire "di scuola"...

HONE - (AO). Dicono che una volta saputo che non sarebbe stato ammesso agli esami, David, 17 anni, sia rimasto attonito. Ha preso tutto ciò come un fallimento, una sconfitta, giorni buttati che lui aveva passato sui libri. Ha forse pensato agli amici che invece ce l'avevano fatta, ai genitori che chissà come l'avrebbero presa. Ed era la seconda volta che non riusciva a sganciarsi da quella terza classe dell'Istituto Tecnico che frequentava a Verres per passare agli esami e proseguire gli studi. Quasi una maledizione. Solitudine davanti ad un ostacolo che per lui è sembrato insormontabile, quasi una porta sbarrata. Davanti al computer siamo soli e Facebook è anche un legame con il mondo, una finestra aperta sul tutto e sul niente. Chissà se la sua decisione l'ha presa in quel momento, quando sul suo "profilo" ha vergato i suoi ultimi pensieri: "Hey gente! Grazie di tutto per quello che avete fatto per me. Spero solo che mi perdoniate se vi ho fatto soffrire...". Praticamente il suo testamento, un addio al mondo, come già il giorno prima aveva fatto con due amici di scuola, inviando loro due messaggi con "grazie a tutti voi per avermi voluto bene...". Se solo avessero compreso quella disperazione forse Davide sarebbe ancora tra di noi. Ieri mattina invece, sotto un cielo grigio e pieno di nuvole, Davide si è recato sulla linea ferroviaria Aosta/Torino. Puntuale, diretto a Chivasso, il convoglio 33056 partito poco prima dal capoluogo valdostano transitava da Hone. 11,20 precise. Un fischio assordante, lo stridere dei freni e una vita che se ne è andata. Aveva 17 anni Davide, due genitori e un fratello. E tanti amici. Vivrà ancora su Facebook: "Non voglio che la mia pagina venga cancellata" ha scritto rivolgendosi ad un amica. Una vita virtuale dunque, quando quella reale non ha più sbocchi d'uscita...

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