Quando Juma arrivò allo Zoo di Pittsburh (Pennsylvania -Usa) era solo un leoncino di circa un anno di vita. Era stato sequestrato ad un allevatore privato in un centro rurale dell'Ohio, dopo che lo sceriffo locale aveva ricevuto diverse lamentele da parte dei contadini della zona a causa di un leoncino che, fuggito dal suo recinto, si introduceva negli allevamenti vicini facendo stragi di pollame e altri animali d'allevamento. Fu così preso e inviato nello Zoo di Pittsburh, dato che quello dell'Ohio non era interessato ad accoglierlo. Si ambientò subito bene nella sua nuova e spaziosa dimora e di lì a poco tempo a Juma fu affiancata una giovane leonessa, Shiba, e fu subito amore, anche se nei primi giorni i due animali si scrutarono a lungo senza mai avvicinarsi uno all'altro. Giorni, mesi e anni volati via sempre in perfetto accordo come si conviene per un re ed una regina, con giochi continui e la sera, uno accanto all'altro nel riposo notturno. 21 anni sono tanti, e Juma un po' per volta cominciò ad accusare lo scorrere del tempo, ma Shiba non lo abbandonò mai per un istante. Se ora a causa dell'attrite Juma non poteva più saltare su una piattaforma dove in gioventù soleva salire per godersi dall'alto il suo territorio, era Shiba a sdraiarsi al suo fianco in un letto di tavole messo a sua disposizione in basso dai guardiani, e lì restava senza più lasciarlo. Ultimamente anche l'appetito di Juma se ne era andato, tanto da rifiutare anche il suo pasto preferito, tacchini e pollame. Shiba, la sua compagna se ne era accorta che il suo "Re" se ne stava andando lentamente, tanto che alcuni giorni prima della sua morte, gli inservienti dello Zoo l'hanno vista leccare il suo compagno per ore ed ore, quasi a prepararlo al suo ultimo viaggio. Gli ultimi giorni per Juma sono stati di terribili dolori, al punto che i veterinari che seguivano il decorso della sua malattia hanno preso l'ardua decisione di sopprimerlo per evitargli ancora le sofferenze. E così è stato. Con una iniezione, il "Re Leone" è stato addormentato, poi l'iniezione fatale che lo ha ucciso. Shiba, rimasta sola dopo anni e anni di vita passati assieme al suo compagno, per due lunghi giorni è rimasta nascosta all'interno del suo rifugio rifiutando cibo e acqua. Aveva intuito che non avrebbe più trovato Juma ad attenderla, a strusciarsi a lei in segno d'affetto, a leccarla teneramente sul muso. Ora, come fanno sapere dallo Zoo di Pittsburgh, Shiba è tornata a vivere, ma si nota che non è più la stessa "Regina" di quel regno senza "Re"...
(foto: Yuma e Shiba)
2 commenti:
Gericus,
guarda il filmato .credo su youtube dei 2 cani in Giappone dopo il disatro e' veramente commovente.
Bisognerebbe imparare ma tanto da gli Animali. A proposito si scive OHIO.
Solo un errore di battuta con una H che ha saltato il posto...
Posta un commento