Chissà se al posto delle campane è suonata la sirena d'allarme e chissà ancora se le lacrime -se sono scese- erano per quel "si" pronunciato sottovoce. Fatto sta che da stamattina, la giornalista Donatella Papi è diventata ufficialmente e a tutti gli effetti la signora Izzo, moglie del signor Angelo, residente nel carcere di Velletri, tre donne scannate nel tempo e due ergastoli sulle spalle da scontare. Un matrimonio che vuol essere l'inizio di un percorso che porti -come sostiene la neo sposa- "alla completa verità sui fatti del Circeo, dove mio marito è completamente innocente". Lo ha detto più volte la Papi durante alcune apparizioni televisive, ma va capita, perché l'amore a volte fa brutti scherzi. Un matrimonio dunque partito non troppo bene, tanto che solo il giorno prima del fatidico "si", la "sposanda" Papi denunciava alle telecamere la mancanza di un testimone, giurando di iniziare uno sciopero della fame fino a che uno non si fosse fatto avanti. E uno sarà arrivato, poiché stamattina Donatella Papi "di bianco vestito" ha fatto il suo ingresso nel carcere di Velletri per la cerimonia tanto attesa. Angelo Izzo, essendo stato considerato "capace di intendere e di volere", può contrarre qualunque atto che abbia effetti giuridici, come pure il matrimonio, pertanto per Filomena Fusco, legale dell'ergastolano, "questa è un'opportunità positiva di cambiamento". Al di là di questo però -come aggiunge ancora l'avvocato- "secondo noi Izzo non doveva essere considerato tale". E' un mettere le mani avanti a scenari improvvisi che potrebbero verificarsi in un prossimo futuro? Una maniera 'soft' per dire "non c'è tre senza quattro"? Auguri e figli maschi dunque...
(foto: Angelo Izzo e sua moglie Donatella Papi)
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