La direzione è sbagliata. Per i fautori del riscaldamento del nostro pianeta, la situazione climatica di quest'inverno rappresenta una debacle. Più che andare verso la desertificazione con stagioni torride e distruzioni in massa, se andiamo di questo passo ritengo che la popolazione mondiale scomparirà a causa del congelamento del pianeta. Basta dunque con gli allarmismi infondati di un sole che polverizzerà la Terra, poiché i sintomi di una ben altra fine per l'umanità sono lì fuori dalla finestra. Basta aprirla, e poi dare uno sguardo a quello che capita sia in casa nostra che nel mondo, leggendo i titoli delle notizie climatiche che appaiono sui quotidiani di oggi:
L'Italia è travolta da una depressione artica, con condizioni meteo in rapido peggioramento ovunque.
Sugli Appennini solo con catene.
Muoiono le sardine nell'Adriatico a causa del mare troppo freddo.
Roma: violenta grandinata sui quartieri Nord e stato di attenzione per rischio neve.
Precipitazioni nevose da Nord a Sud dell'Italia.
Piano di agibilità per Fiumicino.
Bergamo sotto la neve.
Trieste: vento a 130 chilometri l'ora e bufere di neve in Carnia e nel Tarvisiano.
Strade chiuse dalla neve in Calabria.
Brividi in Sardegna con temperature scese sotto lo zero.
E' emergenza maltempo in tutta la provincia di Cosenza.
Ancona, decretato lo stato di allerta.
Record del freddo in Trentino con 47 gradi sotto zero.
Ma guardiamo anche all'estero:
43 morti per il freddo in Romania e 9 in Messico.
A Washington, nuova possente tempesta di neve.
Stati Uniti nella morsa del gelo: -17 gradi a Pierre (South Dakota); -16 a Saint Paul (Montana) e -15 a Madison (Wisconsin). Ironia della sorte, la tempesta di neve che ha paralizzato la capitale ha fatto saltare una riunione al Senato dove era in programma una audizione sul riscaldamento del pianeta.
A New York le attività delle Nazioni Uniti sono state cancellate e il palazzo di vetro è stato chiuso, come tutte le scuole, chiuse per la terza volta nel giro di sei anni.
La nuova tempesta di neve -"The Big Storm"-, ha portato il totale per l'inverno a 160 centimetri, battendo il vecchio primato di un metro e trenta stabilito nell'inverno 1996/96.
A Chicago sono caduti 30 cm di neve in un sol giorno, cosa che non si verificava dal 1908.
Un inverno anomalo con ondate di freddo che non daranno tregua fino al 20 febbraio.
Può bastare tutto questo a smentire i terroristi del "Global Warming"? Beh, allora aggiungiamo che abbondanti nevicate stanno paralizzando la Francia, mentre in Belgio, le nevicate di questi giorni hanno mandato in tilt trasporti locali e aeroporti. Per concludere? Che ben venga un po' di quel caldo torrido che tanto spaventa gli ambientalisti...
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